Trentino

Eurac Research, l'Istituto di biomedicina va al Noi Techpark

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 22 MAR - "Con il trasloco dell'Istituto di biomedicina di Eurac Research al NOI Techpark, un'eccellenza dell'Alto Adige con competenze uniche e con una moderna infrastruttura di ricerca acquista nuova visibilità". Lo ha detto Ulrich Stofner, direttore di NOI Techpark, dando il benvenuto ufficiale all'Istituto di Eurac Research.
    Ricercatori e ricercatrici sono già al lavoro nel nuovo laboratorio di circa 900 metri quadrati dove conducono esperimenti di biologia cellulare e molecolare con l'obiettivo di migliorare le conoscenze sulla salute e sulle malattie. Per investigare il funzionamento delle cellule, lavorano con i modelli cellulari in vitro che, nel mondo della ricerca, stanno progressivamente sostituendo la sperimentazione animale.
    All'Istituto di biomedicina di Eurac Research si lavora sia con cellule primarie (cioè ottenute direttamente dai pazienti), sia con modelli derivati da cellule staminali pluripotenti indotte: cellule prelevate dal sangue o da altri tessuti che vengono riprogrammate in modo da tornare a uno stadio simile a quello delle cellule embrionali e potersi differenziare in tutti i tipi di cellule di un organismo adulto.
    "Cerchiamo di identificare nuovi target terapeutici per le cardiomiopatie studiando la struttura e la funzione delle cellule cardiache. Utilizziamo strumenti all'avanguardia che ci consentono di ottenere immagini delle cellule ad alta risoluzione e di misurarne le proprietà elettriche. Inoltre, grazie alla collaborazione con la Libera Università di Bolzano, possiamo integrare le nostre ricerche anche con approcci ingegneristici" ha spiegato Alessandra Rossini, biologa e responsabile del gruppo di biologia cardiaca, presentando le attività in corso nel suo ambito nelle diverse stanze del laboratorio.
    "Qui al NOI, l'Istituto potrà fare rete con unibz, con il Centro di Sperimentazione Laimburg, con aziende e start-up, e rafforzare ulteriormente la collaborazione con l'Azienda sanitaria locale. Da queste sinergie nasce una nuova area di specializzazione che unisce le conoscenze sull'alimentazione sana a quelle in ambito biomedico", ha concluso Stofner. (ANSA).
   

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