Trentino

Unibz, biomasse da valorizzare per la produzione di biochar

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 25 GEN - Per valorizzare e trasformare le biomasse residuali che per le imprese costituiscono un rifiuto e un costo, il laboratorio "Bioenergy & Biofuels" al Noi Techpark di Bolzano, partner del progetto europeo "Alps4GreenC", lancia un appello alle imprese, cooperative, associazioni locali e dell'intero arco alpino. L'obiettivo è disporre di residui da caratterizzare per produrre biochar e trasformare così gli scarti in una possibile fonte di reddito.
    Il biochar è un materiale poroso e carbonioso risultante dalla pirolisi e gassificazione di biomasse come, ad esempio, residui agricoli e forestali. Tra i molti vantaggi della produzione e dell'impiego di biochar, spiega una nota, figurano "il miglioramento della fertilità del suolo e della produttività delle colture e dell'agroforestazione, con un aumento della sostenibilità della produzione agricola su larga scala (parallela alla diminuzione dell'utilizzo di fertilizzanti chimici) e l'immobilizzazione di carbonio nel suolo per lunghi periodi".
    La prima fase del progetto "Alps4GreenC" prevede una mappatura delle fonti disponibili di residui adatti per la produzione di biochar nelle regioni dell'arco alpino (in Italia, Austria e Slovenia). A questo scopo, i ricercatori e le ricercatrici del laboratorio di unibz, diretto dal prof. Marco Baratieri, chiedono la collaborazione di imprese, cooperative, associazioni, privati locali e di altre regioni. Chi è interessato a scoprire se i propri residui siano adatti a produrre biochar può quindi mettersi in contatto con il personale del laboratorio "Bioenergy & Biofuels" e, se selezionato, spedire un campione della propria biomassa. (ANSA).
   

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