Trentino

Sabes, ricerca ha continuato anche durante la pandemia

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 13 MAG - Sono diversi i reparti e servizi dell'Azienda Sanitaria altatesina che hanno dato anche durante la pandemia un contributo a studi clinici in ambito internazionale, oltre ad ampliare il patrimonio di conoscenze su come affrontare la malattia o la pandemia attraverso il nostro lavoro di ricerca. La Chirurgia Generale dell'Ospedale Provinciale di Bolzano, ad esempio, ha messo a disposizione di uno studio di portata mondiale, riguardante numerosi settori della chirurgia generale e della chirurgia oncologica, le informazioni sulla propria casistica operatoria.
    "CovidSurg Collaborative" è la piattaforma internazionale di studio, ove si confrontano chirurghi e anestesisti provenienti da oltre 80 Paesi. Supporto utilizzato anche dal gruppo clinico chirurgico ed oncologico di Bolzano guidato da Antonio Frena e completato da Giulia Armatura, Giacomo Bertelli, Francesca Notte, Peter Marinello, Stefan Patauner e Giovanni Scotton. La grande quantità di dati prodotta dal gruppo ha contribuito all'elaborazione di diversi studi clinici, pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche internazionali. La collaborazione tra reparti, soprattutto quelli coinvolti nella lotta al Covid-19, si è particolarmente intensificata in questi ultimi anni. Un esempio la cooperazione tra il reparto di Pneumologia, diretto da Lucio Bonazza e quello di Malattie infettive guidato da Elke Maria Erne, anche direttamente coinvolto nella gestione della Terapia Sub-intensiva aziendale Covid-19. Roberto Dongilli, responsabile della Terapia Sub-intensiva della Pneumologia, Greta Spoladore vice primario del reparto di Malattie infettive insieme ad altri specialisti pneumologi ed infettivologi dell'Ospedale provinciale di Bolzano hanno dato il loro contributo partecipando a diversi studi che si sono concretizzati con pubblicazioni su riviste internazionali. Tra questi, uno studio osservazionale su un campione di oltre 600 pazienti, nel quale viene dimostrata la sicurezza ed efficacia dell'utilizzo di supporti respiratori non invasivi (alti flussi di ossigeno, CPAP e ventilazione non invasiva) nel trattamento della polmonite da SARS-CoV-2, al di fuori della Terapia Intensiva, è stato pubblicato a fine 2020 sull`European Respiratory Journal, una delle più importanti riviste a livello internazionale in ambito respiratorio. (ANSA).
   

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