Trentino

Incentivi economia di montagna, priorità definite dai comuni

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 18 NOV - "L'infrastrutturazione dei masi di montagna è stata uno strumento di rilievo in Alto Adige per contrastare l'abbandono della montagna e creare, invece, una situazione che oggi molte regioni dell'arco alpino ci invidiano". Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, facendo, insieme all'assessore provinciale, Arnold Schuler, un quadro della situazione degli incentivi per l'economia montana.
    Questi interventi, è stato spiegato, sono incentrati in gran parte sul supporto finanziario di progetti riferiti alla viabilità rurale. La rete dei sentieri rurali ad oggi consta di circa 4.000 chilometri, tanto che quasi tutti i masi contadini sono dotati di collegamento. Inoltre, viene incentivata la realizzazione delle condutture dell'acqua potabile ed a scopi antincendio. "La gestione delle aree montane riveste un ruolo molto rilevante, non solo per la produzione agricola, ma per la cura del paesaggio, che a sua volta è la base per il turismo e non da ultimo per il mantenimento della biodiversità", ha sottolineato Schuler.
    Per gli incentivi all'economia montana nel suo complesso, finora sono stati messi a disposizione circa 353 milioni di euro. "Per essere in grado di garantire anche in futuro il finanziamento di queste infrastrutture, introdurremo un nuovo modello d'incentivazione", ha spiegato Kompatscher.
    L'intenzione è quella, per l'ambito della viabilità rurale, di far definire in futuro le priorità da parte dei comuni e di di far gestire il finanziamento, che si attesterà fino al 80%, tramite l'Ufficio finanza locale. I presupposti giuridici in questo senso saranno definiti in consiglio provinciale. "In futuro - ha spiegato il presidente - dovrebbero essere sostenuti e finanziati solamente i progetti riferiti alle forniture pubbliche di acqua potabile che, previo accertamento, senza il finanziamento pubblico non potrebbero essere costruite o risanate. Sarà istituito un apposito fondo, alimentato con i contributi dei concessionari delle forniture pubbliche di acqua potabile ed è previsto un sostegno iniziale con fondi provinciali". "Con questa modifica la tariffa idrica aumenterà solo dai 3 ai 4 euro all'anno a testa", ha aggiunto Kompatscher.
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it