Trentino

Università: Ipl, il tirocinio assicura una marcia in più

Sondaggio con Unibz conferma alto il gradimento degli studenti

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 25 MAG - I tirocini universitari, effettuati dagli studenti della Libera università di Bolzano, garantiscono una marcia in più. A dirlo l'indagine effettuata annualmente dall'Ipl, in cooperazione con il Servizio tirocini e placement dell'ateneo, alla quale hanno partecipato 435 studenti. Obiettivo del sondaggio è comprendere se i tirocinanti abbiano assunto incarichi utili per l'azienda ospitante e se siano stati in grado di dare un reale contributo alla struttura in cui hanno svolto il tirocinio. Quest'anno si raggiunge la percentuale più elevata di tirocinanti che si auto-valutano "risorsa" per l'azienda: il 92,2%.
    Dall'indagine emerge inoltre che la maggioranza degli studenti sceglie il proprio posto di tirocinio in modo autonomo attraverso la ricerca attiva della struttura (41,0%) e il 30,8% afferma di aver identificato il proprio posto di tirocinio grazie alla propria rete di conoscenze private. Nonostante ciò, spiega l'Ipl, cresce il numero di studenti che si affidano al supporto dei servizi dell'ateneo per la ricerca di un posto di tirocinio. I tirocinanti si dicono mediamente molto soddisfatti dell'esperienza di tirocinio (il valore medio è pari a 6,3 su una scala da 1 a 7). In generale, si inseriscono bene in azienda e trovano un buon clima di lavoro; riportano inoltre di essere trattati in modo corretto e di veder considerato positivamente il proprio contributo.
    Le offerte di una futura collaborazione con l'azienda dopo la fine del tirocinio riguardano in prevalenza proposte di lavoro a progetto (12,9%) oppure altri tipi di proposte (24,1%), tra le quali per esempio l'apprendistato dopo gli studi, il praticantato professionalizzante o un ulteriore tirocinio.
    L'8,7% ha invece trovato direttamente un'occupazione fissa tramite il tirocinio. La maggior parte degli studenti di unibz che hanno effettuato un tirocinio ha intenzione di candidarsi per un posto di lavoro in Alto Adige (33,4%), il 23,5% in altre regioni italiane, il 23,2% in Germania, Austria o Svizzera e il 19,9% in altri stati all'estero. (ANSA).
   

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