Trentino

Nuova vita ai fiumi col legname, progetto pilota sul Talvera

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 02 DIC - È stato avviato un progetto pilota coordinato dall'Ufficio sistemazione bacini montani per rivitalizzare i corsi d'acqua attraverso l'introduzione di legname assicurato alle rive.
    "Lungo il corso del Talvera - spiega il direttore della Protezione civile, Rudolph Pollinger - verranno introdotti in alveo elementi strutturali in legname, assicurati alle sponde e verranno studiati gli effetti che ne derivano sia per la sicurezza idraulica, che per i pesci e i macroinvertebrati. Le conoscenze e le esperienze acquisite dovranno essere applicate alle misure di rivitalizzazione dei corsi d'acqua in tutta la provincia".
    Nel 2019 sono stati selezionati quattro differenti tratti di indagine: il corso inferiore del rio Inferno presso Termeno, l'Adige presso Lasa, il rio di Anterselva presso la località Bagni di Salomone e il Talvera a valle di Sonvigo. Le indagini successive saranno effettuate fino alla fine del 2021 e i risultati delle indagini dovrebbero essere valutati entro la metà del 2022.
    Il Talvera a valle di Sonvigo è stato selezionato perché lontano da insediamenti e quindi perchè non presenta rischi per possibili alluvioni. Prima dell'inizio dei lavori è stato effettuato un inventario dei pesci e del "macrozoobenthos" ed un'indagine in loco; il prossimo anno verranno ripetute le indagini e documentati i risultati. I lavori per trasportare il legname sono iniziati alla fine di ottobre e si sono conclusi in questi giorni. Sono stati inseriti e assicurati una decina di alberi e circa 25 cespugli e rami di salice. La maggior parte del legname si trova per tre quarti sotto la superficie dell'acqua creando così diverse diverse velocità di flusso. Nel progetto sono stati investiti 20mila euro. Si tratta di "fondi ambientali" versati dalla centrale elettrica St. Antonio della "Eisackwerke" a Bolzano.
    Il progetto è sostenuto congiuntamente dall'Agenzia per la Protezione Civile - Ufficio bacini montani, dalla Federazione protezionisti sudtirolesi, dall'Unione Pesca Alto Adige, dall'Ufficio caccia e pesca, dal Centro Tutela Specie Acquatiche dell'Agenzia demanio provinciale e dal Laboratorio biologico dell'Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima.
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it