(ANSA) - BOLZANO, 19 OTT - Una collaborazione che dura dal
1990 quella tra il Centro di sperimentazione Laimburg e la
Fondazione piemontese Agrion, incentrata sulla ricerca applicata
in ambito di innovazione varietale e difesa delle piante.
Qualità, sostenibilità, agricoltura biologica e coinvolgimento
di industria e consorzi sono gli assi dei due centri di ricerca
che hanno deciso di ufficializzare la propria partnership
firmando un accordo quadro.
Lo scopo è promuovere la collaborazione scientifica, il
trasferimento tecnologico, la formazione e la divulgazione
scientifica, con particolare attenzione all'agricoltura
altoatesina e piemontese. Si semplifica così lo scambio di
know-how sulla ricerca varietale di frutti e sulle tecniche di
difesa delle piante, ma si aprono anche nuove prospettive per
l'Alto Adige nella coltivazione del nocciolo e di altri frutti a
guscio, delle drupacee e del kiwi.
"Questo accordo rientra nel progetto più ampio del Centro
Laimburg di espandere il suo network nel settore agroalimentare
- spiega il direttore Michael Oberhuber - l'obiettivo è quello
di rafforzare la cooperazione strategica nella ricerca e
nell'innovazione". Il presidente della Fondazione Agrion,
Giacomo Ballari, aggiunge che "grazie a questo accordo sarà
possibile raggiungere risultati e soluzioni sempre più concreti
per le aziende agricole dei nostri territori". L'attività
principale svolta in collaborazione tra Centro Laimburg e
Fondazione Agrion è il progetto Liste varietali nazionali (sino
ad ora finanziato dal Ministero delle politiche agricole) volto
a caratterizzare e innovare le varietà di mele e drupacee in
agricoltura. L'accordo garantisce non solo il proseguimento di
questa attività di ricerca, ma anche ulteriori sinergie.
Infatti, insieme alla frutticoltura, anche il settore difesa
delle piante sarà una tavola di scambio e arricchimento di
conoscenze su nuove tematiche di ricerca e nuove tecniche per il
controllo di insetti invasivi come la drosophila suzukii e
fitopatologie e potrà essere di grande vantaggio per le attività
di ricerca del Centro Laimburg e quindi per l'agricoltura
locale.
Il Piemonte è una delle zone più importanti d'Italia per la
frutticoltura e dal clima simile all'Alto Adige. La stretta
collaborazione tra i due istituti di ricerca si fonda anche sul
fatto di trovare nuove prospettive nell'agricoltura. Si possono
così aprire nuovi scenari per la Provincia di Bolzano, ad
esempio nella coltivazione delle drupacee, del kiwi e del
nocciolo e altri frutti a guscio, per la quale il Piemonte è
molto popolare e vanta lunga esperienza. È già programmato che
le attività di sperimentazione presso il Centro Laimburg
coinvolgano anche la valutazione di queste nuove colture in Alto
Adige e si prevede la creazione di un impianto pilota. "Si
tratta di un'occasione per ampliare la biodiversità nella nostra
agricoltura locale e, perché no, di trovare nuove opportunità
per i produttori locali", afferma Walter Guerra, direttore
dell'Istituto di frutti- e viticoltura del Centro Laimburg, il
quale aggiunge che "lo scambio di conoscenze e il supporto da
parte di Agrion sarà di grande importanza". (ANSA).