(ANSA) - BOLZANO, 12 MAG - L'impegno delle mamme per la
famiglia e per la società va riconosciuto, dicono le assessore
Deeg e Stocker. Intanto l'Alto Adige si conferma "mother
friendly".
Nel Rapporto annuale sulla condizione materna in Italia,
diffuso ieri da Save the Children, il Trentino-Alto Adige anche
quest'anno si conferma la regione "mother friendly" per
eccellenza, seguita da Valle d'Aosta e Emilia-Romagna. Gli
indicatori sono in particolare cura, lavoro e servizi per
l'infanzia. "Una valutazione significativa, che conferma che la
Provincia di Bolzano sta lavorando nella direzione giusta,
creando tutti i presupposti politici per l'attuazione di
interventi efficaci", commenta il presidente Arno Kompatscher.
In occasione della Festa della mamma l'assessora alla
famiglia Waltraud Deeg ricorda che la famiglia è la più piccola
e importante istituzione nella società. "E al centro della
famiglia c'è la mamma. Sono sempre le mamme che gestiscono e
mandano avanti l'impresa familiare con il cuore e il senso di
responsabilità. Essere mamma è un lavoro di 24 ore, un ruolo che
non è mai apprezzato abbastanza". Per questo, prosegue Deeg,
"dobbiamo sostenere le donne nel loro lavoro per la famiglia ed
esprimere la nostra riconoscenza tutti i giorni dell'anno."
Nell'ambito delle sue competenze e possibilità la politica per
la famiglia si sforza di sostenere i diversi modelli scelte
dalle mamme, nei loro vari aspetti.
L'assessora Martha Stocker (competente su lavoro, salute e
politiche sociali) ribadisce l'importanza della promozione e del
sostegno delle madri nel lungo periodo. "La mamma è impegnata
con i bambini e nell'assistenza dei familiari anziani, è in
prevalenza la manager sanitaria dell'intera famiglia, nel
volontariato mettono al centro molte tematiche sociali e
contribuiscono con la loro professione al reddito familiare. Per
questo resta cruciale favorire la conciliazione
famiglia-lavoro." Le assessore ricordano alcune misure concrete
per le mamme e le famiglie: sostegno nella previdenza ai fini
della pensione (a fine 2016 la Regione ha incrementato da 7mila
fino a 9mila euro il contributo regionale per l'assicurazione
volontaria durante il periodo di accudimento dei flglio),
potenziamento dell'offerta di assistenza estiva (nel 2016 la
Provincia ha stanziato solo per l'assistenza estiva ed
extrascolastica 5,9 milioni di euro e finanziato 260 progetti
per 50mila giovani fra 3 e 15 anni), la certificazione audit
famigliaelavoro (impegno di Agenzia per la famiglia e Camera di
Commercio per invitare le imprese ad avviare misure a favore
della famiglia, finora 50 aziende hanno concluso con successo
l'audit, ora semplificato per facilitare il percorso alle
imprese fino a 15 dipendenti).
Senza dimenticare l'accompagnamento e la consulenza delle
famiglie: nel 2017, ricorda Stocker, è stato approvato un
finanziamento aggiuntivo di 300mila euro per i Consultori
altoatesini, con lo scopo in particolare di essere ancora più
vicini alle famiglie e aiutarle nelle questioni legate
all'educazione e ai rapporti. "È importante agire
preventivamente e intervenire nel modo meno burocratico
possibile. Tutti assieme dobbiamo impegnarci per il benessere
della famiglia, perché significa che anche la società funziona",
conclude l'assessora. (ANSA).