Trentino

Musei: confini, autonomia ed Europa al forte di Fortezza

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 9 DIC - I confini e l'incontro, l'autonomia, un'idea di Europa unita e pacificata: è il concetto base del futuro museo provinciale nel forte di Fortezza. Dalle prime due grandi esposizioni promosse dalla Provincia - Manifesta nel 2008 e la Mostra interregionale Labirinto:Libertà nel 2009 - il forte di Fortezza è cresciuto a sito storico-culturale di successo.
    Nei piani della Provincia, diventata proprietaria del forte nel 2013, è arrivato il momento di fare un salto di qualità e sfruttare il grande potenziale della fortezza. Le attuali mostre permanenti sulla storia del forte e degli aspetti connessi, l'Infopoint del BBT e la mostra sui bunker in Alto Adige saranno pertanto integrate con nuovi contenuti per i quali ubicazione e storia del luogo rappresentano un contesto ideale. Ad illustrare il concetto di fondo del decimo museo provinciale che ruoterà attorno a 3 tematiche - i confini, l'autonomia, il forte come capolavoro architettonico - sono saliti oggi nel forte il presidente Arno Kompatscher, gli assessori Florian Mussner (beni culturali) e Philipp Achammer (cultura tedesca), il direttore del Dipartimento lavori pubblici e cultura italiana Paolo Montagner e la direttrice dell'Azienda musei provinciali Karin Dalla Torre.
    Il presidente Kompatscher ha spiegato la visione politica che ispira il progetto: "Costruita con 20 milioni di mattoni e 250mila metri cubi di granito, la fortezza fortunatamente non è mai stata teatro di guerra, e questa è una buona base di partenza. Ora dovrà servire alla pace, alla democrazia e a rafforzare il pensiero europeo, per mostrare che ogni barriera e ogni confine possono essere superati. Questo è un contributo che noi, come terra da sempre di frontiera e di transito, possiamo dare all'Europa." Davanti a giornalisti, sindaci, tecnici e operatori culturali, Kompatscher ha inoltre ricordato che "il forte, così imponente e particolare per la sua storia e per la forza che trasmette, diventerà un luogo di incontro e di riflessione, che aiuterà a renderci consapevoli del ruolo di questa terra e della sua autonomia nel futuro europeo. Un ruolo di collegamento e non di divisione, proprio attraverso la prospettiva del superamento dei confini." Riguardo all'impegno di spesa, Kompatscher ha chiarito che "nel budget del prossimo bilancio provinciale la Giunta metterà a disposizione le risorse necessarie per sviluppare il museo, per la sua gestione e per il personale. E studierà come migliorare l'accessibilità al forte via strada e via ferrovia. Questo è un investimento per le future generazioni e per sviluppare un'idea di Europa pacificata. Il futuro museo ci inviterà ad imparare dalla storia, a rappresentare il presente, a disegnare una visione per il futuro." L'assessore Mussner ha parlato di un museo che sarà "luogo di dialogo, centro di informazione e oasi di riflessione" che affrontando tematiche come i confini, ma anhe le migrazioni e la mobilità, "aiuterà anche a conoscere e approfondire l'autonomia, per capirla e mostrare il valore della pacificazione." Mussner ha poi ricordato il significato di poter contare su musei sparsi in modo capillare sul territorio e non centralizzati. Di enorme potenziale culturale di una simile iniziativa per l'Alto Adige ha parlato l'assessore Achammer: "Inviterà ad interrogarsi, partendo dal presente, su come rapportarsi con i confini, con l'autonomia, con le persone e le lingue." Achammer ha ricordato che il forte "si è affermato come una piazza della cultura e dell'arte e con il nuovo progetto sarà sede di un museo atipico, in movimento, uno spazio vitale che chiama il visitatore a confrontarsi con se stesso e con la propria terra." (ANSA).
   

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