(ANSA) - BOLZANO, 25 LUG - La tradizionale conferenza stampa
estiva di Alto Adige Marketing (Smg) e del presidente della
Giunta provinciale Arno Kompatscher, quest'anno ospitata nel
rinnovato foyer di palazzo Max Valier in piazza Parrocchia a
Bolzano, ha avuto come tematiche centrali la ricerca di un mix
equilibrato di nazionalità e lo sviluppo di nuove offerte
adeguate alla realtà del territorio.
"Quasi il 90 % degli ospiti che oggi arrivano in Alto Adige
proviene da nazioni dell'area germanofona e dall'Italia, e
questa situazione comporta naturalmente una certa dipendenza
nonché un fattore di rischio", ha affermato Uli Rubner,
presidentessa di Alto Adige Marketing. Il lieve calo dei turisti
italiani, fortunatamente compensato dagli ospiti germanici
sebbene non in tutte le zone della provincia, lo ha dimostrato
chiaramente. "Per garantire un futuro al comparto turistico è
necessario poter contare su una buona occupazione delle
strutture ad un prezzo adeguato, per cui appare necessario
aumentare il numero delle nazionalità presenti sul nostro
territorio", ha aggiunto Rubner.
"Da decenni ormai il turismo è il motore trainante del nostro
sviluppo economico. La crisi che attanaglia l'Italia ci ha fatto
capire quanto sia necessario ridurre la nostra dipendenza dai
mercati principali e ampliare il nostro raggio d'azione. Lo
sbarco su nuovi mercati ci permetterà non solo di crescere ma
anche di renderci indipendenti", ha dichiarato il presidente
della Giunta provinciale Arno Kompatscher. Cinque anni fa la
quota di pernottamenti di ospiti che non parlavano italiano o
tedesco era del 10,7 %. Oggi questa cifra si attesta sull'11,1%
e l'obiettivo "è di arrivare nel giro di tre anni al 15%
investendo in nuovi mercati emergenti", ha detto la direttrice
Greti Ladurner illustrando le intenzioni di Smg. Un'analisi
attualmente in corso sta cercando di individuare i mercati che
potrebbero essere interessati all'Alto Adige. Le risultanze
della prima fase hanno individuato in Russia, Gran Bretagna,
Francia, Svezia, Norvegia, Danimarca, Usa, Cina, Giappone e
Israele alcuni potenziali mercati di sviluppo. (ANSA).