Trentino

Khan, 'investighiamo su fatti accaduti in Israele e Palestina'

Così il procuratore capo della Corte internazionale all'Aia

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 20 APR - "Per quanto riguarda i fatti in Israele e Palestina - dove io sono stato, come anche in Egitto - è che tutti devono rispettare la legge. Posso dire che stiamo investigando sia rispetto alle azioni avvenute il 7 ottobre 2023 che rispetto a quanto si sta verificando a Gaza". Lo ha detto Karim Kahn, procuratore capo della Corte penale internazionale all'Aia, ospite dell'Accademia di Merano, in Alto Adige, per un convegno dedicato al tema della giustizia in tempo di guerra.
    Inevitabili i riferimenti a Putin, all'Ucraina e alla crisi israelo-palestinese.
    "Penso che non si dovrebbe sottostimare la legge, io non sono pessimista riguardo alle possibilità che abbiamo. È difficile ma ciascuno deve fare la propria parte, noi come Corte penale internazionale e gli Stati per la parte che compete a loro. Ciò che è sicuro è che non può esserci soluzione senza la legge", ha detto Kahn, noto anche per aver spiccato un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin.
    Il procuratore ha aggiunto che la "deterrenza è nozione controversa a livello nazionale ma anche internazionale. La certezza del diritto può essere però un deterrente ed è per questo che la Corte internazionale deve fare attenzione ad applicare la stessa misura in ogni caso. Noi dobbiamo essere indipendenti da amicizie, influenze politiche ed altro e partire dal concetto che è un crimine commettere determinate azioni e non dobbiamo fermarci alla mera retorica ma agire in modo tale che questi crimini siano sradicati". (ANSA).
   

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