(ANSA) - TRENTO, 17 APR - Tra il 2010 e il 2023 il Trentino
ha perso 764 attività di commercio al dettaglio, passando da
5.997 negozi a 5.233. In un anno, tra il 2022 e il 2023, hanno
chiuso 134 esercizi. Lo dicono i dati del Registro delle imprese
elaborati dall'Ufficio studi e ricerche della Camera di
commercio di Trento. Negli stessi anni però è aumentata la
superficie media dei punti vendita, che è passata dai 114 metri
quadri del 2010 ai 141 metri quadri del 2023.
Le comunità di valle più colpite dalle chiusure - informa una
nota - sono state la val di Fiemme (-22,4% di negozi in 13
anni), la Valsugana e Tesino (-21,2%), le Giudicarie (-19,4%) e
la val di Non (-18,6%). Hanno espresso una maggior capacità di
tenuta la Rotaliana, la Paganella e l'Alto Garda e Ledro. Ad
essere più colpiti sono stati i negozi di articoli di
abbigliamento (-127 unità dal 2010), seguiti dalle ferramenta
(-103), prodotti tessili (-90) e giornali (-85). Sono aumentati
invece i negozi dediti alla vendita di medicinali (+43), di
prodotti alimentari in esercizi specializzati (+34) e di
articoli medicali e ortopedici (+27).
Considerando le città, in cima alla classifica di quelle che
ospitano più negozi c'è Trento (1.655 negozi), seguita da
Rovereto (639), Riva del Garda (427) e Pergine (298). Da sole,
Trento e Rovereto ospitano il 28,6% dei negozi in sede fissa di
tutta la provincia e il 34,9% della superficie venduta.
In provincia il commercio al dettaglio offre lavoro a 15.807
addetti, mentre il commercio all'ingrosso - che al 31 dicembre
2023 registrava 1.263 imprese, con 1.128 imprese attive (in
calo) - ne assorbe 6.955. (ANSA).
In un anno in Trentino perse 134 attività commercio al dettaglio
Le comunità più colpite sono val di Fiemme e Valsugana e Tesino