Trentino

Coldiretti, 'prodotti diventano italiani passando i confini'

Prandini: "Vogliamo una giusta trasparenza"

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 08 APR - "Troppi prodotti stranieri diventano italiani varcando i nostri confini. Vogliamo una giusta trasparenza rispetto a quelle che sono le informazioni che devono essere date ai cittadini: per questo serve l'obbligo di origine a livello europeo. Poi siano i cittadini a scegliere con consapevolezza cosa acquistare". Così, in una nota, il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, in occasione della manifestazione nazionale organizzata al valico del Brennero in difesa del "Made in Italy".
    "Sono preoccupanti gli arrivi di cosce di maiale dal Nord Europa già pronte per essere lavorate e magari diventare prosciutti venduti sul mercato con nomi del tipo 'nostrano' o 'di fattoria'. Ma c'è anche l'uva indiana diretta a Novara che entra nel nostro Paese in confezioni che non rispettano le normative e che dovranno dunque essere sostituite, con il dubbio che possa essere cambiata. Emblematico pure il caso dei preparati industriali a base di uova in arrivo dalla Polonia, considerato che l'Italia è pienamente autosufficiente per il suo fabbisogno nazionale", afferma il presidente di Coldiretti.
    Secondo quanto riporta l'organizzazione, nella prima giornata della mobilitazione sono state scoperte cosce di maiale danesi, uva indiana, frutta sudafricana, preparati industriali a base di uova fatti in Polonia, assieme a "un tir carico di grano senza tracciabilità" e "formaggi con nome italiano fatti nel Nord Europa". (ANSA).
   

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