Trentino

Fp Cgil, situazioni difficili in sanità, Comuni e case di riposo

"Massiccia adesione personale comparti pubblici alle assemblee"

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 01 MAR - "Grande soddisfazione per la massiccia adesione del personale dei comparti pubblici alle due assemblee tenute oggi nella Sala di Rappresentanza della Regione e convocate dalla Fp Cgil sui temi dei rinnovi contrattuali e degli ordinamenti professionali e sulle iniziative per contrastare il taglio delle pensioni introdotto dal Governo. Due assemblee - mattina e pomeriggio - che hanno fatto registrare la presenza di oltre 600 persone oltre ai collegamenti in videoconferenza". Così Luigi Diaspro, segretario generale della Fp Cgil del Trentino.
    "Abbiamo ribadito che le risorse previste dalla variazione di bilancio pari al 6,31% a partire da gennaio 2024, pur necessarie per una boccata d'ossigeno al potere d'acquisto dei salari, sono ancora insufficienti rispetto all'inflazione del triennio 22/24 che si attesta tra il 16-18%. Siamo dunque di fronte ad un terzo delle risorse necessarie Per questo continueremo la nostra battaglia affinchè, già a partire dalla prossima legge di assestamento, si stanzino ulteriori risorse, con particolare riguardo all'anno 2022 per il quale è certificato il 6,6% di IPCA".
    I partecipanti hanno riferito di situazioni lavorative molto difficili, dalla sanità ai Comuni alle case di riposo. I temi dei carichi gravosi, della carenza di personale, delle maggiori competenze richieste a fronte delle accresciute esigenze dei cittadini, delle difficoltà a conciliare I tempi vita lavoro hanno evidenziato - oltre alle questioni retributive - le condizioni materiali di lavoro che stanno determinando il declino e la poca attrattività del posto fisso.
    Disappunto e sconcerto - prosegue la nota - per i dati forniti dall'Apss sugli organici: sarà pur vero che c'è un +7% di infermieri sul periodo pre covid, ma si tralascia colpevolmente - per il sindacato - di considerare come le attività di assistenza e presa in carico siano profondamente cambiate, a fronte della richiesta di prestazioni in continuo aumento per gli accresciuti bisogni di cura di una popolazione sempre più anziana. "Forse il dott. Ferro non ha mai messo piede al S. Chiara", il commento di alcuni interventi. (ANSA).
   

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