Trentino

Consegnata la Croce Nera d'Austria a 12 trentini

Sono tre donne e 9 uomini

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 28 LUG - Sono tre donne e 9 uomini i 12 trentini che hanno ricevuto la prestigiosa Croce Nera d'Austria.
    Sono l'Assessore regionale agli Enti Locali Lorenzo Ossanna, il presidente della Federazione Schützen del Welschtirol Enzo Cestari, Giorgia Pisetta, Tullia Gasperetti, Manuela Sartori, Giorgio Job, Pietro Luigi Calvi, Giovanni Mazzocchi, Giorgio Vieni, Ettore Zendri, Stefano Delucca e Achille Serra. La Croce Nera d'Austria (Österreichisches Schwarzes Kreuz) è un'associazione austriaca fondata nel 1919, che collabora attivamente con il Ministero della Difesa austriaco, con l'obiettivo di mantenere viva la memoria dei militari caduti nei conflitti mondiali.
    La cerimonia di consegna delle onorificenze si è svolta nella sala Belli di piazza Dante con la partecipazione del Presidente della Regione e Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che ha sottolineato l'importanza di promuovere e preservare la conoscenza del nostro passato, un patrimonio inestimabile per le future generazioni.
    "Sono molto orgoglioso di aver ricevuto questo riconoscimento - ha dichiarato l'assessore Ossanna - ho sempre creduto nell'importanza di tenere stretti e vivi i rapporti con l'Austria e il Tirolo e questo è uno dei momenti più belli della mia vita istituzionale".
    Questa Croce è per me un coronamento di tutte le attività che abbiamo fatto in tanti anni - ha commentato Cestari - perché riteniamo che sarà sempre importante tenere vivo il ricordo dei nostri antenati e delle nostre tradizioni".
    A guidare la cerimonia è stato l'ex senatore Franco Panizza esponente di lungo corso della Croce Nera: "Abbiamo consegnato questo riconoscimento a studiosi che hanno fatto ricerche storiche, appassionati che hanno curato i monumenti e a chi ha curato la memoria e i manufatti storici di guerra presenti in Trentino".
    L'onore di appuntare le Croci Nere ai premiati è toccato al presidente della Croce Nera Tirolese, Herman Hotter: "Questa cerimonia rappresenta un momento di grande importanza e orgoglio per l'intera comunità, testimoniando il valore della generosità e del sacrificio per il bene collettivo e la promozione della pace". (ANSA).
   

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