Trentino

Legambiente premia frutteti altoatesini, critiche sul Catinaccio

"La Bandiera Nera è sinonimo di attacco all'ambiente"

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 10 GIU - Ogni anno Legambiente assegna Bandiere Verdi e Bandiere Nere a progetti particolari per l'impatto positivo e negativo sull'ambiente. Alla Provincia di Bolzano viene rimproverata la vendita di un terreno sul Catinaccio e l'ampliamento del rifugio di Passo Santner. Invece, la più grande organizzazione ambientalista italiana elogia l'iniziativa di Baumgart per la valorizzazione dei frutteti altoatesini.
    Nell'ambito della campagna "Carovana degli Alpi" - sottolinea una nota - Legambiente premia l'iniziativa Baumgart, portata avanti da otto organizzazioni: Bioland Alto Adige, Federazione dei Protezionisti Sudtirolesi, Eurac Research, Heimatpflegeverband, Gallo Rosso (Südtiroler Bauernbund), Sortengarten Südtirol, il Museo della Frutticoltura dell'Alto Adige e Ufficio Natura della Provincia autonoma di Bolzano.
    L'obiettivo dell'Iniziativa Baumgart è quello di valorizzare la frutticoltura sparsa nei prati: Baumgart, ad esempio, seleziona i frutteti sparsi più belli e fornisce consulenza ai comuni e ai privati.
    Legambiente assegna anche una Bandiera Nera alla provincia di Bolzano. La Bandiera Nera - precisa una nota - è sinonimo di attacco all'ambiente, al paesaggio e scarsa lungimiranza. Secondo Legambiente la vendita a privati di un terreno di 900 metri quadrati sul Catinaccio e l'ampliamento del rifugio al Passo Santner sono esempi negativi. Il vecchio rifugio è stato demolito e ricostruito circa otto volte più grande. Inoltre la Provincia ha concesso un contributo di fondi pubblici di quasi 900.000 euro. L'anno scorso la Bandiera nera era stata assegnata congiuntamente alla Provincia di Bolzano e alla Tierser Seilbahn SpA, per il collegamento funiviario da Tiers alla malga Frommer (in Comune di Nova Levante). Fin dall'inizio, la Federazione Ambientalisti Alto Adige, l'AVS, il CAI Alto Adige, l'Heimatpflegeverband e Mountain Wilderness avevano criticato con forza la costruzione della funivia denunciando un danno all'ambiente e al paesaggio ai piedi delle Dolomiti, patrimonio' Unesco.Le associazioni hanno criticato anche il finanziamento di 11 milioni da parte della Provincia, ritenendolo uno spreco di denaro pubblico e un contributo incomprensibile per un operatore privato. (ANSA).
   

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