Trentino

A Bolzano cinque ritratti di donne come gocce di memoria

Verranno saldati in aggiunta a tre panchine di Parco Petrarca

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 10 GIU - Cinque ritratti di donne a figura intera realizzati su altrettante lastre di ferro dipinte da artiste e artisti locali e non. Una sorta di museo/biblioteca a cielo aperto per ricordare figure femminili che hanno dato un importante contributo alla nostra società. Le cinque lastre, sagomate a seduta, verranno saldate in aggiunta a tre panchine di Parco Petrarca a Bolzano, andando così a ridefinirne lo spazio, rigenerandolo in un luogo di memoria, cultura e arte.
    Le donne rappresentano idealmente una "goccia" di memoria che il progetto vuole diffondere. La memoria di figure femminili individuate grazie ad un confronto e un processo partecipato della rete delle associazioni promotrici dell'iniziativa che costituiscono la vera e propria anima del progetto. Si tratta di donne che non sono scese a patti con quello che volevano essere e fare nelle loro vite: Maria Silvia Spolato, 1935-2018, la prima donna che dichiarò pubblicamente, in Italia, la propria omosessualità. Poi Theresia Raich, 1919-2018. Detenuta nel Lager di Bolzano; Franca Turra, 1918-2003. Bolzanina, nome di battaglia "Anita", staffetta partigiana; Ada Vita, 1924-2022.
    Fondatrice dell'AVIS Alto Adige, infermiera volontaria; Maria De Paoli Toffol, 1903-1978. La prima donna di lingua italiana a gestire un rifugio in Alto Adige. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it