Trentino

Giorno memoria: Trento,Bolzano e Innsbruck unite nel ricordo

I sindaci delle tre città per la prima volta insieme

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 27 GEN - In occasione del Giorno della memoria, i sindaci di Innsbruck, Bolzano e Trento, Georg Willi, Renzo Caramaschi e Franco Ianeselli, hanno voluto testimoniare, per la prima volta insieme, il loro impegno a ricordare lo sterminio nel cuore dell'Europa di 6 milioni di ebrei, di centinaia di migliaia di rom e sinti, disabili, oppositori politici e omosessuali. Il confronto, incentrato sulle strategie delle rispettive città riguardo alla costruzione di una memoria condivisa, è stato ospitato nella sala di rappresentanza di palazzo Geremia, a Trento.
    "Non è solo il Comune che fa memoria: il Comune sostiene, mette a disposizione spazi, patrocina, propone. Gli attori della memoria a Trento sono il Museo storico, le associazioni che costituiscono un ponte importante verso le giovani generazioni. E naturalmente gli insegnanti che, portando in classe il racconto della Shoah, sono sicuramente tra i protagonisti più importanti della trasmissione della memoria", ha detto Ianeselli.
    Caramaschi ha invece ricordato il ricco calendario di eventi dell'anno che si è appena concluso, ricordando come Bolzano l'anno scorso sia stata definita dal governo"'Città della memoria". "Con ogni mezzo - ha aggiunto - abbiamo approfondito la conoscenza di ciò che è stato per fare in modo che rimanesse impresso nella memoria dei giovani e potesse diventare parte del cammino verso il futuro, che non può prescindere dal rispetto, dalla dignità dell'uomo, dalla riaffermazione della democrazia, della libertà e della capacità di progredire tutti insieme".
    Infine, Willi ha raccontato i modi innovativi in cui Innsbruck ha reinterpretato la memoria e ha sottolineato l'importanza di cooperare nel rendere omaggio alle vittime. "La storia della Shoah - ha concluso - fa parte della storia europea. Fa anche parte della nostra storia locale, la storia delle nostre comunità. Ecco perché dobbiamo cooperare e unire le forze per rendere omaggio alle vittime. È nostra responsabilità collettiva fare di tutto per evitare di ripetere la storia".
    All'incontro è intervenuta anche Sabine Mayr, autrice del libro "Quando la patria uccide", che ha ripercorso la storia degli ebrei del Tirolo. (ANSA).
   

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