Trentino

Il 45esimo Giro delle Dolomiti prosegue in Val Venosta

Domani la "tappa regina" porterà i cicloamatori a Passo Erbe

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 25 LUG - Dopo la prima tappa al Renon il 45esimo Giro delle Dolomiti, a cui partecipano cicloamatori provenienti da 23 Paesi, oggi è la volta della Val Venosta. Da Bolzano i ciclisti hanno raggiunto la città termale di Merano e hanno proseguito verso Sluderno, Silandro e oltre per poi tornare verso Bolzano (172,9 km/1634 m di dislivello).
    "Ma questo sarà soltanto un antipasto", spiega Bettina Ravanelli, presidente del comitato organizzatore del popolare evento cicloturistico. Domani, martedì 26 luglio i partecipanti si dedicheranno alla tappa regina del Giro delle Dolomiti, che passando per Luson li porterà fino a Passo Erbe, uno dei più bei passi dolomitici (175 km/2207 m D). Dopo un giorno di meritato riposo, giovedì 28 luglio i ciclisti andranno alla scoperta del "cuore" dell'Alto Adige: attraverso la Val Sarentino raggiungeranno il lago di Valdurna, da dove torneranno a Bolzano (75 km/ 1583 m D) per poi proseguire con le prossime tappe in Trentino.
    Tra i partecipanti, che affronteranno i 641 chilometri dell'intero Giro delle Dolomiti, caratterizzati da un dislivello complessivo di 9700 metri, saranno presenti anche i due vincitori della scorsa edizione. L'altoatesino Thomas Gschnitzer (Vipiteno) e la tedesca Julia Jedelhauser proveranno a bissare gli ottimi risultati ottenuti lo scorso anno nelle frazioni cronometrate delle prime cinque tappe.
    Durante le tappe saranno cronometrati soltanto un tratto di percorso in salita e un brevissimo tratto - il cosiddetto Giro Sprint - di due chilometri in piano, mentre il resto del tempo si pedalerà a velocità controllata. Lungo il percorso i cicloamatori saranno accompagnati ed assistiti dal team del Giro delle Dolomiti a bordo di automobili esclusivamente elettriche nell'ottica di un evento sostenibile. Il Giro delle Dolomiti, infatti, si può fregiare dell'etichetta Green Event ed è patrocinato dalla Fondazione Dolomiti Unesco. (ANSA).
   

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