Trentino

Riaprono le discoteche in Trentino: "Ma servono nuove norme"

Roman, Confcommercio: "Capienza, non basta il 50%"

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 10 FEB - Scade oggi lo stop a discoteche e sale da ballo deciso prima di Natale. Per il settore non solo l'opportunità di ripartire ma anche l'occasione per chiedere una revisione delle norme. "Le nostre imprese sono luoghi sicuri e l'unico antidoto alla malamovida - afferma Martina Marosi, presidente del Sindacato italiano sale da ballo - I ragazzi, nonostante la chiusura di discoteche e sale di ballo, si sono comunque ritrovati a trascorrere le notti in strade e piazze".
    "Ad oggi - spiega Marosi - non sono più sufficienti sostegni congrui per garantire a questo settore un futuro. Occorre una visione a lungo termine. Per farlo è necessario mettere mano anche ad alcune regole vetuste, mi riferisco in particolar modo all'attuale normativa (risale al 1996) che disciplina le capienze dei locali che prevede dei coefficienti di affollamento più bassi di quelli previsti a livello europeo. Questo si traduce in una perdita di competitività».
    "Secondo le disposizioni - ha detto invece Fabia Roman, presidente dei Pubblici esercizi di Confcommercio - le discoteche potranno ospitare fino al 50% della capienza negli spazi al chiuso e fino al 75% in quelli all'aperto. All'ingresso sarà obbligatorio il controllo della certificazione verde rafforzata, e all'interno dei locali dovrà essere rispettato l'utilizzo della mascherina negli spazi comuni, ad eccezione della pista da ballo: queste le prescrizioni imposte dal Governo per la ripartenza. Il comparto però guarda avanti: il 50% della capienza non è compatibile con la sopravvivenza delle imprese e pertanto si è già al lavoro per arrivare in breve tempo al 100%". (ANSA).
   

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