(ANSA) - MALE, 04 AGO - Dopo aver eliminato la plastica dai
rifugi montani, la Val di Pejo, in Trentino, ora la metta al
bando in hotel e strutture ricettive. Nel 2019 era stata la
volta della prima ski-area plastic-free al mondo, che aveva
riguardato la società impianti, la scuola di sci e i rifugi
della skiarea Pejo3000 e aveva portato all'eliminazione di
bottiglie d'acqua e bibite in plastica, stoviglie monouso,
cannucce e bustine di salse. Ora tocca alla "Fase 2" del
progetto Pejo Plastic Free che coinvolge le strutture ricettive
della valle, e l'80% hanno già aderito: 25 tra hotel, residence,
affittacamere, case vacanza e campeggi hanno ha già messo in
atto le azioni richieste per essere in linea con i requisiti
richiesti dal protocollo d'intesa. Due saranno in regola entro
l'inizio della prossima stagione invernale e altre tre stanno
gradualmente lavorando in questa direzione.
Per poter ottenere il marchio "Plastic Free Zone" le
strutture ricettive hanno dovuto sottoscrivere un elenco di
impegni, predisposto con l'ausilio della società di consulenza
Territori Sostenibili, nel rispetto delle regole definite dagli
standard internazionali ISO: definire un Piano di Azioni e di
Miglioramento con il supporto dell'APT Val di Sole e del gruppo
di lavoro, prediligere l'uso, ove possibile, di oggetti
riutilizzabili, eliminare il monouso, sostituendo la plastica
con materiali biodegradabili e compostabili, smaltibili con la
raccolta dell'organico; sensibilizzare i propri ospiti e altro
ancora. E il tutto deve seguire un preciso calendario.
"I grandi risultati ottenuti con l'eliminazione della
plastica dalla skyarea - spiega Fabio Sacco, direttore
dell'Azienda per il Turismo della Val di Sole, capofila del
progetto - hanno aperto gli occhi a molti e ci hanno aiutato a
comprendere quanto ognuno di noi possa fare la differenza nella
strada per ridurre l'impatto ambientale del settore turistico".
(ANSA).
Ambiente: Trentino, plastic free 80% hotel Val di Pejo
Stop a monouso, prodotti riutilizzabili e packaging compostabili