(ANSA) - TRENTO, 23 LUG - Il presidente del Consiglio
provinciale di Trento, Walter Kaswalder, si è recato nella casa
circondariale di Spini di Gardolo per incontrare la direttrice
Anna Rita Nuzzaci e la comandante di polizia penitenziaria
Ilaria Lomartire.
Kaswalder - dice una nota - ha voluto manifestare la
vicinanza, la solidarietà e tutto il sostegno possibile
dell'istituzione consiliare ai vertici dell'istituto detentivo,
"in un momento decisamente complicato e poco felice per il mondo
penitenziario".
La direttrice Nuzzaci, ha ringraziato per questo gesto non
scontato e assieme alla comandante Lomartire ha descritto una
situazione gestionale "tutt'altro che facile, caratterizzata
dalla mancanza di ben 63 unità di personale". Sono 226 gli
addetti in servizio, ma ci sono evidenti scoperture a tutti i
livelli, fatta salva l'assistenza sanitaria, che grazie a una
convenzione con l'Azienda sanitaria h24. Per il resto mancano
poliziotti, servono educatori, mancano diverse figure
professionali decisive in una struttura complessa come quella
carceraria. Nel Triveneto sono incardinati solo 8 direttori per
16 istituti, mancano quindi anche figure apicali. A Spini - è
stato detto - si lavora sodo, con massima dedizione, ma questa
abnegazione non può bastare a ottimizzare il servizio. Kaswalder
ha detto che "la politica deve assumersi delle responsabilità,
non può lasciare il comparto in perenne emergenza, perché poi le
situazioni di stress possono degenerare" e ha garantito che
scriverà alla delegazione parlamentare trentina, "per
sollecitare un adeguato interessamento del ministero competente,
dopo che alla Camera proprio l'altro ieri sul tema si è già
espressa l'onorevole Rossini. Sarebbe opportuno partire dalla
revisione della pianta organica, che purtroppo non appare
adeguata alle reali necessità dell'istituto trentino". Tra
Nuzzaci e Kaswalder c'è stata intesa anche sul tentativo di
individuare assieme una o più cooperative sociali cui
indirizzare per un avviamento al lavoro alcuni detenuti in
semilibertà. Il carcere cerca anche cooperative disposte a
collaborare al corso di un anno e mezzo che si vuole proporre ai
detenuti, per istruirli e formarli nel campo della coltivazione
di orti e frutti. (ANSA).
Kaswalder incontra i vertici del carcere di Spini di Gardolo
'Vicinanza e solidarietà in un momento complicato e poco felice'