Trentino

Bizzotto, "ai giovani raccomando tanta passione ed umiltà"

"Poi, ovviamente, lo studio delle lingue e tecnologie"

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 14 LUG - Ai giovani che vogliono fare questo mestiere "raccomando tanta passione e tanta umiltà". Lo dice Stefano Bizzotto, telecronista per la Rai della finale degli Europei di calcio 2020, vinta dall'Italia. "Ho cominciato 40 e più anni fa a fare questo mestiere, ma ne sono passati 40mila per come è cambiato - dice il bolzanino all'ANSA -. I miei inizi non possono essere gli inizi di oggi, però raccomando tanta passione e tanta umiltà, perché a volte si comincia e si pensa di essere già arrivati. Bisogna accettare anche tanti momenti 'no', l'attesa che può protrarsi per tanto tempo. Poi, ovviamente, lo studio delle lingue e le tecnologie, ma, ripeto, entusiasmo e umiltà".
    Una telecronaca difficile, quella della partita degli azzurri contro gli inglesi? "Certo, non capita tutti i giorni. Mentre parlavo, pensavo al fatto che tanti milioni di italiani erano davanti al televisore", risponde Bizzotto che, però, se proprio deve parlare di una partita difficile da commentare, pensa piuttosto ad un incontro alle Olimpiadi di Rio 2016 tra Corea del Sud e Isole Fiji. "Non era previsto che la facessimo ed io mi stavo preparando per un'altra telecronaca, mi sembra Norvegia-Messico - ricorda il giornalista Rai - Senonché ci fu un disguido sui fusi orari brasiliani e si creò un buco. Si dovette perciò coprire il secondo tempo di Corea del Sud-Isole Fiji". E toccò proprio a lui, mandato in onda proprio mentre le squadre stavano entrando in campo per il secondo tempo. "Quella è stata in assoluto la telecronaca per me più complicata e più difficile - ricorda Bizzotto - L'avranno vista in pochi, ma quei pochi si saranno accorti che mi stavo arrampicando sugli specchi". (ANSA).
   

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