Trentino

Femminicidio a Trento, posti vuoti nelle chiese e preghiera

"Posto che sarebbe stato occupato da donne, vittime di violenza"

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 25 FEB - Un posto vuoto nelle chiese e una preghiera in ogni messa, domenica prossima, per Deborah Saltori e tutte le donne vittime di violenza. La Chiesa di Trento, alla luce dell'ultimo dramma familiare, rilancia in tutte le parrocchie l'iniziativa già proposta esattamente un anno fa, poi congelata a causa della pandemia che aveva portato alla chiusura dei luoghi di culto.
    Un posto vuoto per le donne vittime di violenza - ricorda una nota della Diocesi di Trento - è un'iniziativa nata negli anni scorsi per volontà di alcune Chiese protestanti in Italia e altrove, diffusa poi in vari ambienti come teatri, sale di rappresentanza, di incontro, oltre appunto a tanti luoghi di culto. "Quanto sia urgente tenere alta l'attenzione, denunciare i soprusi e diffondere una cultura di non-violenza è sotto gli occhi di tutti", commenta in una nota don Cristiano Bettega, delegato dell'Area testimonianza e impegno sociale della Diocesi di Trento.
    In ogni chiesa viene preparato stabilmente un posto, su un banco o su una sedia, segnalato da un indumento da donna di colore rosso: un foulard, una borsetta, un paio di scarpe, qualcosa che possa attirare l'attenzione dei fedeli durante le celebrazioni; la spiegazione del segno viene affidata a una scritta: "Posto che sarebbe stato occupato dalle donne, vittime di violenza". Nel ricordo particolare di Deborah Saltori e del suo barbaro assassinio, le comunità della Diocesi di Trento sono inoltre invitate ad esprimere nelle messe del prossimo fine settimana (seconda domenica di Quaresima) una preghiera dedicata. (ANSA).
   

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