Trentino

Brennero: esperto Innsbruck,divieto Tirolo contro diritto Ue

Parere legale per la Camera di commercio di Bolzano

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 09 FEB - Il divieto settoriale di circolazione in Tirolo contrasta con il diritto comunitario. Lo afferma la Camera di commercio di Bolzano sulla base di un parere legale di Peter Hilpold, docente di diritto comunitario presso l'Università di Innsbruck.
    Il parere prende le mosse dalla sentenza della Corte di giustizia europea in merito al divieto settoriale in vigore nel 2011 che stabilì i criteri con i quali misurare la conformità del divieto con il diritto comunitario. In particolare, secondo la sentenza, spiega una nota, "si tratta di valutare e definire chiaramente la proporzionalità delle misure restrittive. Nel 2011 la Corte concluse che "tali criteri non risultavano soddisfatti e che il divieto settoriale di circolazione era dunque in collisione con il diritto comunitario".
    Hilpold ha, quindi, analizzato l'idoneità, la necessità e l'adeguatezza delle misure previste. Una delle eccezioni sollevate è la scelta arbitraria e discriminante dei "beni compatibili con il trasporto su rotaia". Ad esempio, nel caso dei cereali il divieto settoriale di circolazione ha penalizzato palesemente l'industria altoatesina. Inoltre, non risultano essere state prese misure precise per evitare l'abuso e l'elusione del divieto da parte delle aziende tirolesi.
    Inoltre, l'estensione delle deroghe al divieto per il traffico regionale anche al traffico a lunga distanza con origine o destinazione in Tirolo "contrasta con l'intera logica dell'eccezione prevista per il traffico regionale e non regge quindi di fronte al diritto comunitario".
    "Per quanto concerne poi l'obiettivo di natura ambientale del divieto - prosegue la nota - si pone la domanda se, di fronte a dati sui valori dell'aria in significativo miglioramento che praticamente soddisfano le prescrizioni europee, siano ammesse ulteriori restrizioni".
    "Il divieto settoriale di circolazione non è solo un problema per le regioni o nazioni confinanti con il Tirolo, ma rappresenta anche una violazione del principio fondamentale del libero traffico di merci all'interno dell'Ue", conclude la Camera di commercio di Bolzano che chiede a Bruxelles che "vengano finalmente presi tutti i provvedimenti necessari".
    (ANSA).
   

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