Trentino

Idea a Trento, ecco la rete di volley anti-covid

Brevettata, permette di bloccare le goccioline in campo

Foto d'archivio di una partita di pallavolo

Redazione Ansa

Una rete da pallavolo per bloccare le goccioline respiratorie dirette emesse dagli atleti sotto sforzo, consentendo di limitare il contatto fisico durante le azioni e di rilanciare uno sport di contatto in un periodo di emergenza sanitaria. Si tratta di Covernet, idea dell'allenatore della squadra giovanile della Trentino Volley, Matteo Zingaro.

La rete, già brevettata e pronta per la produzione, è formata da una resistente membrana in pvc, sulla quale viene poi stampato il disegno della rete regolamentare che permette di mantenere così la dimensione delle maglie previste dalla Federazione italiana pallavolo (Fipav).

Secondo quanto riferito all'ANSA dall'ideatore, lo strumento di gioco, testato durante gli allenamenti della prima squadra, permette di risolvere il problema dei cosiddetti droplet diretti, emessi dai giocatori durante le azioni a ridosso della rete. Pur non testata ancora scientificamente, la rete risulta anche facilmente igienizzabile tra un set e l'altro, a differenza di quella tradizionale, che per una pulizia accurata deve essere smontata dai supporti.

"L'idea di una nuova rete in pvc nasce dall'esigenza di spostare l'indice di rischio in uno sport considerato di contatto proprio per le azioni sotto rete, quando i giocatori si trovano con i volti a distanza ravvicinata in una condizione di stress respiratorio", spiega Zingaro.

Studiando i contatti ravvicinati dei giocatori in un set di gioco normale, della durata compresa tra i 18 e i 20 minuti, Zingaro ha stimato un numero di contatti potenzialmente a rischio tra giocatori compreso tra le 60 e le 90 volte.

"Trattenendo le particelle emesse durante la respirazione, la membrana in pvc trasparente della rete va a mitigare il problema della respirazione diretta dell'aerosol creato da persone in affanno", precisa Zingaro, che sottolinea come raramente, e solo tra professionisti di alto livello, i contatti ravvicinati tra atleti avvengono al di sopra della rete.

La rete sarebbe una soluzione per rilanciare lo sport tra i dilettanti e gli studenti e può essere personalizzata con loghi di squadre e sponsor: "I professionisti vengono sottoposti a tampone settimanale, mentre in tutti gli altri ambiti la pallavolo è ferma. Questa potrebbe essere l'occasione per tornare a giocare", conclude Zingaro.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it