Trentino

Cinema: Ronny Trocker al Sundance con Human Factors

Il regista di Bolzano in concorso con una storia europea

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 GEN - Al Sundance film festival ci sarà il regista italiano Ronny Trocker in concorso con Human Factors. Il filmmaker e produttore originario di Bolzano presenta il suo ultimo film, una co-produzione Germania-Italia-Danimarca nella sezione competitiva World Cinema del festival, che quest'anno si tiene in versione digitale dal 28 gennaio al 3 febbraio.
    Human Factors affronta la difficile ricerca della verità nel nostro mondo iper-mediatizzato, analizza le possibilità di comunicazione all'interno di un microcosmo familiare all'apparenza perfetto e il fallimento cui queste vanno incontro. Una famiglia europea modello, genitori benestanti, figli bilingui, una casa vacanze al mare sulla costa belga. Una misteriosa effrazione in casa, che sembra inizialmente avvicinare i vari componenti della famiglia, scardina invece i rapporti e la fiducia reciproca, mostrando la fragilità della verità e il potere che può assumere ogni prospettiva individuale.
    Prodotto dalla tedesca Zischlermann Filmproduktion in co-produzione con Bagarrefilm - società fondata dallo stesso Trocker a Castelrotto in Alto Adige - e in collaborazione con la danese Snowglobe, questo progetto è sostenuto da IDM Film Fund & Commission in fase di pre-produzione e produzione e ha ottenuto molto interesse all'European Film Market di Berlino, nella sezione dedicata alle co-produzioni. Nel cast del film: Sabine Timoteo, Mark Waschke, Jule Hermann, Wanja Valentin Kube, Daniel Séjourné e Hannes Perkmann.
    "Volevo raccontare il malessere generale che c'è nella nostra società contemporanea partendo dal microcosmo della famiglia. Il film è costruito sulle molteplici prospettive dei personaggi - spiega Ronny Trocker che nel 2017 a Orizzonti a Venezia ha portato Gli Eremiti -: ognuno percepisce dal proprio punto di vista i fatti che accadono. Un aspetto formale che può non solo aiutare a scavare più a fondo nei conflitti familiari, ma anche offrire allo spettatore diversi punti di accesso alla storia e ai personaggi stessi". (ANSA).
   

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