Trentino

Animali: esperti, selvaggina stremata per neve record

Appello agli escursionisti:"Non disturbate camosci e galliformi"

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 16 DIC - Le grandi nevicate degli ultimi giorni hanno indotto molte persone ad inforcare sci e ciaspole e ad effettuare escursioni in montagna e nei boschi innevati.
    Queste attività, secondo gli esperti, possono rappresentare un pericolo ed una particolare fonte di stress per la selvaggina già in difficoltà a causa della spessa coltre nevosa, mette in guardia l'Ufficio caccia e pesca della Provincia di Bolzano.
    Gli animali selvatici che non vanno in letargo, come i caprioli o i cervi, o quelli delle specie più propriamente alpine come i camosci o i galliformi, sopravvivono ai rigori invernali riducendo il loro metabolismo e muovendosi il meno possibile, alternando brevi spostamenti per procurarsi il nutrimento a lunghi periodi di riposo.
    Se nel luogo da essi prescelto per lo svernamento viene attivato un fattore di disturbo, gli animali selvatici si spaventano e fuggono. Ciò comporta - informano gli esperti - un notevole stress ed uno spreco di preziosa energia, che non tutti riescono a recuperare, potendo nutrirsi solamente di cibo con ridotto contenuto energetico. Per questa ragione è importante che gli escursionisti rimangano lungo i sentieri, le strade forestali o comunque su percorsi segnati. I cani, inoltre, devono essere sempre tenuti al guinzaglio, ed è consigliabile evitare le zone dove la neve si sta sciogliendo o che ne sono prive in quanto particolarmente ricercate dagli animali selvatici. (ANSA).
   

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