Trentino

Industria: cala il fatturato 2019 delle aziende trentine

La Cgil ha analizzato i dati dei bilanci di 91 società

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 23 OTT - Cala, anche se di poco, il fatturato 2019 delle aziende trentine rispetto all'anno precedente. La Cgil ha infatti analizzato i dati dei bilanci 2019 relativi a 91 società e gruppi vari estrapolando dati utili per capire l'andamento dell'industria.
    Per il 2019 dunque il fatturato si attesta a 4,9 miliardi di euro, rispetto ai 5,5 miliardi del 2018. Un calo dello 0,4% rispetto all'anno precedente, anche se qualche segnale di decrescita si era già avvertito lo scorso anno: il campione 2018 aveva infatti visto una crescita dell'3,8% mentre il campione 2017 aveva visto un incremento dell'8,7% rispetto all'anno precedente.
    La crescita c'è stata nelle costruzioni (+15,3%, ma risulta poco significativa in quanto sono solo due le aziende edili del campione), nell'alimentare (+ 6,6%), in pieno recupero rispetto agli effetti della gelata del 2017; il metalmeccanico è stabile ( + 1%); il tessile segna un - 2,8 %; il cartario/grafico un -8,3 % , il chimico -4%. I grandi gruppi continuano nella crescita con un +12,2%.
    In sintesi, 56 società su 91 hanno visto una crescita del fatturato rispetto all'anno precedente, mentre per 35 c'è stata una riduzione. Le aziende in utile nel 2019 sono 78, quelle in perdita sono 13. Buone le notizie sul fronte occupazionale: le aziende del campione hanno avuto un incremento degli occupati pari all'5,7%, da 14.635 del 2018 a 15.466 del 2019. Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria le ore autorizzate nell'industria sono state 261.562, rispetto a 162mila ore del 2018 e a 1,3 milioni di ore nel 2017. Dati già sorpassati, forse, da quelli dei primi 7 mesi del 2020: secondo la Cgil, nell'industria sono state erogate 9,3 milioni di ore di cassa integrazione, senza contare tutte quelle relative al settore servizi.
    Commenta il segretario della Cgil Andrea Grosselli: "Serve una manovra espansiva sugli investimenti, fatta con criterio: bisogna puntare su tecnologie, digitalizzazione, risparmio ambientale e fare quelle opere pubbliche che servono davvero per la crescita". (ANSA).
   

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