Trentino

Dolomiti Unesco, il 70% dei turisti disposto a contribuire per la tutela

Ricerca svolta su 3600 persone in 23 punti di rilievo in 4 mesi

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 12 DIC - In occasione della giornata internazionale della montagna a Bolzano sono stati presentati i primi risultati provvisori del rilevamento dedicato ai visitatori che la Fondazione Dolomiti Unesco, con la Rete funzionale "Turismo, sviluppo e mobilità", coordinata per tutte le Dolomiti dalla Provincia autonoma di Bolzano, ha commissionato a Eurac Research, in collaborazione con l'Università Ca Foscari di Venezia. Il 70% degli intervistati è disponibile a dare un contributo volontario a favore di progetti volti alla manutenzione del territorio, come il miglioramento dei sentieri, delle vie ferrate e dei rifugi. "Abbiamo intervistato oltre 3600 persone in 23 punti di rilievo da luglio a ottobre", ha spiegato Andrea Omizzolo, ricercatore di Eurac. Dai primi risultati emerge che il 55% dei turisti pernottano nell'area, il 45% sono visitatori giornalieri. La maggior parte degli intervistati italiani viaggia con la famiglia, mentre circa l'80% - italiani e stranieri - fanno sosta nelle malghe e nei rifugi.
A questo studio, condotto principalmente con la tecnica del sondaggio sul campo, sono stati affiancati i dati provenienti dai dispositivi mobili dei turisti raccolti in forma aggregata e anonima grazie al servizio di Vodafone Analytics (big data) in alcune aree pilota del sito Dolomiti Unesco.  Una domanda del questionario è dedicata al mezzo con cui il turista/visitatore ha raggiunto le Dolomiti: l'82% ha risposto con l'auto privata. Nella ricerca si sottolinea come il turista, una volta raggiunta la località del soggiorno, prediliga gli spostamenti con mezzi alternativi come bicicletta e bus. Più del 40% degli intervistati prenota direttamente in struttura, mentre il 20% attraverso piattaforme online. In generale si delinea un profilo di turista decisamente soddisfatto della propria esperienza di visita con un punteggio pari a 4.5 su 5. Una valutazione che il team di ricerca analizzerà nel dettaglio entro la primavera 2020, con la pubblicazione dei risultati defintivi da parte della Fondazione Dolomiti Unesco.

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