(ANSA) - TRENTO, 18 DIC - Lo studio di un ecosistema
risalente a 260 milioni di anni fa può essere rilevante per
comprendere il mondo di oggi e misurare lo stato di salute del
nostro pianeta. Lo rivela uno studio del team guidato dal
paleontologo Massimo Bernardi del Muse di Trento, supportato
dall'Euregio Science Fund, che è stato pubblicato sulla rivista
Earth-Science Reviews.
Lo studio mette in luce come gli ecosistemi equatoriali del
tardo Permiano, seppure molto diversi dalle attuali foreste
pluviali, ospitassero un'eccezionale diversità di specie, tra
cui sia gruppi ancestrali, estinti altrove, sia gruppi di
recente comparsa, caratteristiche tipiche degli ecosistemi
equatoriali odierni. Il team di ricerca ha elaborato una
comparazione a scala globale di siti fossiliferi, tra i quali
spicca il giacimento italiano del Bletterbach, sito parte delle
Dolomiti Unesco a metà strada tra Bolzano e Trento, che mostra
inattesi elementi di somiglianza tra gli ecosistemi terresti di
allora e quelli di oggi.
Ecosistema di 260 mln di anni fa rivela stato salute pianeta
Ricerca del Muse di Trento sul Bletterbach nel tardo Permiano