Trentino

20 anni superstrada Mebo

Lunga storia di polemiche, scandali e successo

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 2 AGO - Correva il 2 agosto del 1997, quando l'allora ministro ai lavori pubblici Paolo Costa e l'allora governatore Luis Durnwalder inaugurarono la superstrada Mebo che collega il capoluogo altoatesino con Merano. Prima di allora, lungo la strada statale tra Bolzano e Merano, gli automobilisti andavano incontro ad un'unica certezza: le code. E non c'era di che sorprendersi, visto che le due città più importanti dell'Alto Adige erano collegate da una strada a due corsie che attraversava tutti i paesi posti sulla riva sinistra del fiume Adige. La vecchia strada era ormai irrimediabilmente insufficiente per la mole di traffico: si trattava di una specie di calvario per auto e mezzi pesanti, per non parlare di chi abitava nei paesi letteralmente tagliati in due dalla statale.
    Oggi la strada viene percorsa da circa 35 mila vetture al giorno. Risalgono a molti anni prima dell'inaugurazione le polemiche che hanno accompagnato questa opera. I protezionisti, contestavano infatti l'impatto ambientale. In questi due decenni i paesini della Val d'Adige grazie alla riduzione del traffico nei loro abitati hanno cambiato volto. La Mebo è stata anche sfiorata dalle inchieste di tangentopoli in Alto Adige. E' finita sulla stampa nazionale, non solo per un orso investito e ucciso di notte da un'automobile (era l'8 giugno 2012) ma anche per una donna che partorì in superstrada e poche ore dopo superò l'esame per l'abilitazione all'insegnamento (18 marzo 2015).
   

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