Trentino

Naufragio 2015, in Trentino arrivarono 40 superstiti

Vennero accolti in campo protezione civile di Marco di Rovereto

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 29 GIU - Furono quaranta i profughi giunti ad aprile 2015 in Trentino dopo il naufragio di un peschereccio nel Mediterraneo che fece contare 700 morti. Vennero accolti nel campo della protezione civile di Marco di Rovereto, dopo avere visto morire le centinaia di altri migranti con cui viaggiavano, al largo della costa della Libia.
    Nelle parole dei sopravvissuti ci fu il racconto della tragedia in mare, riferito in una nota della Provincia di Trento. Il dramma in pochi secondi: l'acqua imbarcata e il sovraffollamento: raccontarono del doppio di persone a bordo rispetto alla capienza. "Numerosi profughi, fra i quali molte donne, viaggiavano anche nel vano motore - venne spiegato - e fecero capovolgere lo scafo. In acqua, le tante donne e i tanti bambini, mogli, figli, persero la vita davanti ai loro occhi". La loro sofferenza, a quanto spiegava ancora la nota della Provincia, "era cominciata già in Libia, dove i trafficanti e le milizie avevano rinchiuso i migranti in un magazzino, lasciandoli senza cibo".
   

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