Trentino

In Trentino sette nuove cucciolate di orsetti

In tutto 12-13 esemplari, Provincia invita a rispetto e prudenza

Redazione Ansa

Il 2015 sembra essere un anno ricco di nascite di orso in Trentino. Sono sette infatti le nuove cucciolate monitorate dai forestali nel Gruppo di Brenta e della Paganella, per un totale di 12-13 cuccioli, che hanno, in questo momento, circa 4 mesi di età e pesano pochi chilogrammi. Lo rende noto la Provincia di Trento.

Nel caso di incontri od avvistamenti - sottolineano gli esperti - è importante evitare di avvicinare madre e cuccioli e limitarsi ad osservarli a distanza e allontanarsi, lentamente, nel caso in cui gli orsi siano vicini, indicativamente a meno di 50 metri. Se l'orsa ritiene eccessiva la vicinanza delle persone può assumere un comportamento aggressivo, simulando degli attacchi per convincere gli intrusi ad allontanarsi dai cuccioli.

Anche in questo caso è opportuno spostarsi, sempre lentamente, e guadagnare la "distanza di rispetto" che gli animali selvatici richiedono, aggiungono gli esperti. E' assolutamente inopportuno, fortemente dannoso per gli animali e vietato dalla legge - sottolinea infine la Provincia di Trento - molestare la fauna selvatica seguendola in auto, fornendole cibo per attirarla o semplicemente per alimentarla. Ciò vale ancora di più nel caso di orse accompagnate dai propri piccoli.
   

Sono vivi entrambi i giovani orsi di Daniza. La conferma genetica della presenza di entrambi i plantigradi, che hanno ormai circa 16 mesi di età ed un peso stimato tra i 40-60 kg, è arrivata in questi giorni dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Lo rende noto la Provincia di Trento precisando che l'accertamento è stato reso possibile dal monitoraggio effettuato dal Corpo forestale trentino che ha raccolto campioni sufficienti per consentire il successo delle analisi genetiche.

I due orsetti - sottolineano i forestali - hanno svernato regolarmente: si sono infatti ritirati per circa quattro mesi, da metà novembre 2014 a metà marzo 2015, e hanno ripreso la loro attività nel corso della primavera. Gli esperti sottolineano l'importanza di non favorire in alcun modo l'avvicinamento ai giovani orsi né, tanto meno, di offrire loro del cibo, "attività assolutamente inopportuna e vietata dalla legge".

Soprattutto in questa fase della loro vita è estremamente importante che essi mantengano la naturale diffidenza nei confronti dell'uomo per massimizzare le loro possibilità di sopravvivenza. Secondo gli ultimi accertamenti, sarebbero 6-7 le nuove cucciolate

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