Toscana

Long Covid, 'donne più colpite degli uomini'

Conferma da ricerca condotta su oltre 750 pazienti nel Pisano

Redazione Ansa

(ANSA) - VOLTERRA (PISA), 24 OTT - Sono le donne ad avere una maggiore probabilità, rispetto agli uomini, di essere afflitte dal Long Covid. La conferma da una ricerca condotta nel Pisano, in Valdera e Alta Val di Cecina, i cui dati sono stati presentati al congresso della European respiratory society di Barcellona. Lo studio, si spiega dalla Asl Toscana nord ovest, è stato inserito nel programma di sorveglianza dell'Iss e i dati raccolti, insieme a quelli degli altri centri che in Italia si stanno occupando di Long Covid, serviranno a comprendere meglio l'andamento e la prevalenza della malattia e a elaborare delle raccomandazioni per uniformare e migliorare la qualità del trattamento.
    Essere donna, ha spiegato Guido Vagheggini, referente pneumologo per l'insufficienza respiratoria cronica del dipartimento di medicina specialistica dell'Asl Toscana nord ovest, "rappresenta un fattore di rischio indipendente per la insorgenza di Long Covid, sia tra i soggetti che in fase acuta sono stati ospedalizzati, sia in quelli trattati a domicilio".
    Riscontrate anche "differenze nei sintomi: rispetto ai maschi, le pazienti femmine riferiscono più frequentemente difficoltà respiratoria, difficoltà di concentrazione ed affaticamento, con un più severo impatto sulle attività della vita quotidiana ed una peggiore qualità di vita percepita". "Non è ancora chiaro perché il Long Covid colpisca un soggetto piuttosto che un altro - ha aggiunto Vagheggini- ma sembra che ci sia una correlazione con la persistenza di uno stato di infiammazione prolungato.
    Sembrerebbero più colpite le donne quarantenni, cinquantenni e sessantenni e i soggetti con malattie croniche. Inoltre, ancora non è noto che effetto hanno i trattamenti del Covid-19 in acuto sulla probabilità di sviluppare il Long Covid e sulla sua gravità. Sembra invece che la vaccinazione possa ridurre la gravità dei sintomi a seguito della infezione".
    Lo studio, è iniziato nell'aprile 2020_ a oggi valutati oltre 750 pazienti con Long Covid, il 60% dei quali con forme acute che non hanno richiesto il ricovero ospedaliero. "Oltre un terzo dei soggetti valutati dopo tre mesi dal Covid-19 riferisce sintomi psicologici come stress post traumatico, ansia, depressione - precisa Vagheggini - e in oltre il 50% di essi si possono riscontrare alterazioni delle prove di funzionalità polmonare, difficoltà respiratoria, affaticamento e sintomi di distress psicologico". (ANSA).
   

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