Toscana

51 mln per non autosufficienti over 65

Saccardi, 'Mettere la persona al centro'

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 23 FEB - 51 milioni del Fondo regionale per la non autosufficienza assegnati per il 2016 alle zone distretto per potenziare le risposte in favore dei cittadini in condizioni di disabilità e di non autosufficienza di età superiore ai 65 anni e estendere i servizi domiciliari. Lo stabilisce una delibera approvata oggi dalla giunta su proposta dell'assessore Stefania Saccardi. "Risorse importanti che siamo riusciti a mantenere negli anni dopo l'approvazione della legge per il fondo per la non autosufficienza - ha detto il presidente Enrico Rossi nel briefing post-giunta - perché questo è un tema che riguarda direttamente e da vicino le famiglie. A queste si aggiungono circa 30 milioni provenienti dallo Stato. Potrebbero essere di più, ma non sono pochi. Ci sono poi i 9 milioni già assegnati per i progetti di Vita indipendente. Rivendichiamo con forza il non essere venuti meno a questo impegno, pur in assenza di una legge nazionale che sancisca il diritto all'assistenza per i non autosufficienti sulla base dei Lea (livelli essenziali di assistenza) e un fondo adeguato. E' una questione politica di cui in Italia, con questa ventata contraria a politiche pubbliche di sostegno al bisogno, non si parla più. In altri paesi, come Germania, Francia, Inghilterra, ci sono invece fondi specifici legati ai livelli essenziali di assistenza codificati per la non autosufficienza".
    "Grazie alla legge sulla non autosufficienza ed alla destinazione di risorse regionali stabili nel tempo - dichiara l'assessore Stefania Saccardi - la Regione Toscana riesce a dare risposte personalizzate alle persone anziane non autosufficienti. La presa in carico avviene attraverso una equipe multidisciplinare che valuta il bisogno di ogni singolo anziano e predispone un progetto personalizzato tarato sulla singola persona e sui suoi bisogni, sanitari e sociali. Un esempio reale di integrazione sociosanitaria e di attuazione di quello che è il nostro criterio ispiratore, cioè 'mettere la persona al centro'".(ANSA).
   

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