Toscana

Mostri senza nome-Firenze, i nuovi cold case su Sky Crime

Quattro nuovi episodi condotti da Matteo Caccia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 13 MAG - Dopo il grande successo delle stagioni precedenti che hanno raccontato i delitti irrisolti di Roma, Milano, Genova e Torino, dal 14 maggio alle 22.00, torna su Sky Crime e in streaming su NOW la produzione originale che indaga sui cold case più oscuri del Paese, e questa volta approda nella città simbolo del Rinascimento, con Mostri senza nome - Firenze. Anche questa nuova stagione sarà presentata dall'attore teatrale e conduttore di Radio 24, Matteo Caccia.
    In quattro episodi, crimini rimasti senza un colpevole: attraverso scrupolose interviste agli esperti, ai legali ed ai familiari delle vittime, Matteo Caccia approfondirà quattro delitti che hanno insanguinato il capoluogo toscano tra gli anni '80 e 2000 riempiendo le prime pagine dei giornali e ormai diventati veri e propri misteri. Sono le storie del conte Alvise di Robilant, Gianni Coli, Gianfranco Cuccuini e il femminicidio di Gabriella Caltabellotta, tutti innocenti che ancora aspettano giustizia.
    Mostri Senza Nome - Firenze è prodotto da Creative Nomads per A+E Networks Italia. La regia è di Marella Bombini e Vichie Chinaglia. Gli autori sono Simone Giorgi e Carlo Altinier. Le immagini qui La prima puntata è dedicata al caso del Conte Alvise di Robilant. In onda il 14 maggio. A metà gennaio del 1997, in un appartamento di Palazzo Rucellai, la governante ritrova il corpo senza vita del conte Alvise di Robilant. Una terribile scena: il corpo viene ritrovato con numerosi colpi alla fronte e alla nuca con un oggetto contundente, mai ritrovato. Il conte, uno degli uomini più importanti della città, dal nome altisonante, era imparentato con molte famiglie nobili europee e la porta della sua abitazione non presentava alcun segno di manomissione: l'assassino deve essere entrato per volontà del nobile. Le indagini vanno in tutte le direzioni possibili: il circolo di amicizie della sua vita, le numerose donne che il conte frequentava, il mondo omosessuale, gli ambienti di lavoro e i rapporti famigliari. Nessuna pista si rivela decisiva. Un caso che, ad oggi, rimane senza soluzione. (ANSA).
   

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