Toscana

'Diritti umani e genocidio', incontro con giudice e storico

Dialogo tra M.Flores e S.Arbia il 17 aprile a Firenze

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 16 APR - 'Diritti umani e genocidio.
    Dialogo tra un giudice e uno storico'. Questo l'incontro in programma il 17 aprile alle 16 al Centro per l'umanesimo contemporaneo - Istituto nazionale di studi sul Rinascimento a Palazzo Strozzi a Firenze che vede protagonisti Marcello Flores, professore ordinario di storia contemporanea, autore de 'Il Genocidio' (il Mulino 2021) e 'Storia dei diritti umani' (il Mulino 2023) e Silvana Arbia, già magistrato della Corte d'appello di Milano, Chief of prosecutions del Tribunale penale internazionale de L'Aia per il Ruanda (Tpir) e Registar della Corte penale internazionale de L'Aia (Cpi), che è stata responsabile dell'accusa in numerosi processi per genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra.
    La parola 'genocidio', ricordano gli organizzatori del Centro per l'umanesimo contemporaneo, "è un neologismo nato nel Novecento. Fu coniata nel 1944 dal giurista ebreo polacco Raphael Lemkin per esprimere un concetto composto dalla categoria di genere (génos) e da quella di eccidio (excidium da exscindere, annientare, distruggere). Un lemma dall'applicazione tuttora contesa e discussa, a partire dalla sua capacità di rappresentare un tipo generale e ideale di 'violenza di massa' oltre specifici ambiti cronologici e storici". "Occuparsi oggi della 'parola' vuol dire tornare a riflettere sui suoi molteplici referenti: la Shoah o i crimini di guerra degli anni Novanta (anzitutto Ruanda, Bosnia), la possibilità di dare un nome a nuovi e più recenti massacri. Il riproporsi del problema nel nostro tempo presente ne mostra infine il carattere fondamentalmente politico e giuridico oltre che lessicale e storiografico". Grazie al dialogo tra Marcello Flores e Silvana Arbi, moderati da Alfonso Musci ( Centro per l'umanesimo contemporaneo) "proveremo ad addentrarci nella complessità del problema e delle sue molteplici risonanze e a delineare lo stato generale di salute dei diritti umani a 76 anni dalla Dichiarazione universale di Parigi (10 dicembre 1948)". (ANSA).
   

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