Toscana

Vino Doc Montecucco al Vinitaly per avere un export più forte

Già il 60% va all'estero ma è 'caccia' ai buyer per altri Paesi

Redazione Ansa

(ANSA) - CINIGIANO (GROSSETO), 08 APR - Il consorzio del vino Doc Montecucco sbarca a Vinitaly in spazi più ampi con l'obiettivo di rafforzare la propria presenza nei mercati di riferimento - Usa, Centro e Nord Europa, oltre che naturalmente l'Italia - ma anche per individuare nuovi spazi all'estero, grazie ai preziosi incontri con i buyer internazionali.
    La Doc Montecucco, 65 aziende socie in Maremma nei territori di Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano (Grosseto), vale oltre 1 milione di bottiglie e 500 ettari di vigneto vocati alle denominazioni Doc e Docg su una superficie potenziale di 800 ettari, ed esporta all'estero il 60% del totale annuo imbottigliato, soprattutto in Nord America, Nord Europa, Germania, Paesi Bassi e Svizzera e con una presenza significativa in Asia a cominciare dal Giappone. A Verona l'impegno sarà di allargare la presenza sui mercati esteri.
    "Guardiamo al futuro con ottimismo, con la volontà di evolverci e di rispondere ai nuovi trend di consumo senza però mai perdere di vista l'identità territoriale e i valori che hanno fatto apprezzare la nostra Denominazione nel mondo - afferma Giovan Battista Basile, confermato presidente eletto del Consorzio - anche nel contesto di Vinitaly intendiamo dare una spinta importante al Rosso Doc e al Vermentino che, grazie ai buoni livelli di acidità resi possibili dalla nostra collocazione territoriale e all'ottimo rapporto qualità-prezzo, si sposano perfettamente con le esigenze della nuova generazione di consumatori, alla ricerca di una bevuta sempre più facile e non impegnativa non solo per il palato, ma anche per il portafoglio".
    La produzione biologica imbottigliata di vino Montecucco è l'85% del totale. (ANSA).
   

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