Toscana

Il marmo di Carrara tra i materiali identitari del patrimonio

Il riconoscimento consegnato alla Fondazione Marmo al Mic a Roma

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 19 APR - Il marmo di Carrara entra a far parte dei beni identitari del patrimonio italiano: al ministero della Cultura a Roma, gli Stati generali del patrimonio italiano (ente privato di interesse pubblico per la valorizzazione dei beni e del patrimonio culturale) hanno consegnato l'attestato alla Fondazione Marmo come rappresentante e promotrice del materiale lapideo di Carrara.
    "È un grande successo ottenuto dalla Fondazione Marmo, che insieme a Confindustria Carrara si è adoperata per fare ottenere al marmo questo importante riconoscimento, il ruolo che gli spetta: il marmo di Carrara non è una pietra qualunque ma un simbolo simbolo dell'arte, dell'architettura, della storia e della cultura italiana, il materiale che maggiormente ha reso celebre l'arte del nostro Paese nel mondo", spiega il vicepresidente della Fondazione Marmo Matteo Venturi, che ha ricevuto l'attestato da parte del presidente degli Stati generali Ivan Drogo Inglese. "Gli asset identitari devono identificare l'Italia in ambito internazionale, rappresentare una opportunità di lavoro e di occupazione per le giovani generazioni, rappresentare un asset di sviluppo per l'economia nazionale. Il marmo di Carrara ha tutte queste caratteristiche.
    L'obiettivo è valorizzarlo e promuoverlo sempre più, anche a livello internazionale".
    All'evento, dal titolo La valorizzazione dei beni e del patrimonio culturale, ha partecipato anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara che ha ricevuto l'attestato al merito in memoria del senatore Giovanni Spadolini per il restauro e la valorizzazione di Palazzo Binelli a Carrara, sede della Fondazione. "Occasioni come queste ci rendono orgogliosi della nostra identità e della nostra storia culturale e aiutano a dare visibilità e a creare connessioni per la promozione del nostro territorio", il commento dell'assessore alla cultura del Comune di Carrara Gea Dazzi. (ANSA).
   

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