Toscana

Pisa celebra Fibonacci e la sua influenza in arti figurative

In mostra le opere di Giorgio Piccaia e 3 giorni di eventi

Redazione Ansa

(ANSA) - PISA, 21 NOV - Dal 23 al 26 novembre Pisa celebra Leonardo Pisano, detto il Fibonacci. Il programma prende il via nel giorno convenzionale della sua nascita, il 23 novembre appunto. Nella datazione americana il giorno viene indicato come 11/23, cioè i primi numeri della celebre sequenza numerica indicata nel suo 'Liber Abbaci'. Le "Giornate Fibonacci", organizzate dall'assessorato al turismo del Comune di Pisa, quest'anno sono dedicate alla presenza di Fibonacci nelle arti figurative e in particolare a una mostra diffusa dell'artista contemporaneo Giorgio Piccaia. Insieme all'amministrazione collaborano agli eventi anche Università, Normale, Archivio di Stato, Mura di Pisa, Museo della Grafica, Sistema Museale di Ateneo, Museo degli Strumenti per il Calcolo, ArtInGenio Museum.
    La manifestazione sarà caratterizzata dall'esposizione in città delle opere di Piccaia a Palazzo Gambacorti, all'Archivio di Stato e all'ArtInGenio Museum alle Officine Garibaldi. Inoltre, rotoli con numeri della sequenza in cerchio e dipinti con vari colori penderanno dalle facciate di 21 edifici storici, comprese le mura cittadine. Sono in programma anche presentazioni di libri e seminari. "Abbiamo affrontato - spiegal'assessore Paolo Pesciatini - la presenza della sua celebre sequenza nelle arti figurative e per questo ospitiamo un artista contemporaneo come Piccaia, che ha esposto in Italia e all'estero e ha posto al centro della sua espressione artistica la figura e la sequenza di Fibonacci, facendola diventare elemento distintivo e caratterizzante del suo stile alla ricerca del senso dell'essere, della bellezza, della natura e della creazione". "Lavoro sulla sequenza di Fibonacci dal 2018 - conclude Piccaia -. Le opere che ho realizzato sono site-specific, ovvero pensate e realizzate in funzione dei luoghi che le ospiteranno. Si tratta di 21 rotoli, tutti originali e dipinti uno per uno, che ricordano il 1200 quando la comunicazione avveniva con queste modalità da un convento all'altro". (ANSA).
   

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