Toscana

Un tuffo in vasca, ecco come sarà il museo di San Casciano

Osanna e Tabolli, magico e accogliente, qui ogni oggetto parlerà

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 11 NOV - Un tuffo nella vasca sacra con tutte le sue meraviglie, le statue, le monete, gli ex voto. E tanti oggetti che racconteranno le loro storie insieme con quelle delle persone che li hanno donati, uomini e donne, matrone e imperatori che su questa vasca si sono affacciati per affidare all'acqua il loro futuro. A San Casciano, anticipa all'ANSA il dg musei del MiC Massimo Osanna, il palazzo cinquecentesco che accoglierà le 24 statue in bronzo e tutto il tesoro emerso dallo scavo del Bagno Grande punta ad aprire al pubblico al più presto. Se tutto andrà liscio addirittura "entro un anno", almeno le prime sale, assicura. Con l'ok del demanio che è arrivato in queste ore le procedure per l'acquisto del Palazzo dell'Arcipretura nel centro storico del borgo toscano sono entrate nel vivo. Lo spazio è quello giusto: tre piani fuori terra oltre ad un grande seminterrato e ad un locale esterno, in tutto circa 500 metri quadrati, che la Curia vende per 650 mila euro. Per l'allestimento c'è già un primo progetto scientifico messo a punto proprio da Jacopo Tabolli dell'Università per stranieri di Siena che guida la missione, con il direttore di scavo Emanuele Mariotti e Ada Salvi della soprintendenza. E la soluzione immaginata dagli archeologi unita alle idee del direttore Osanna sembra promettere già da ora un'esperienza fuori dal comune. "Niente di già visto", assicura il dg, quello di San Casciano "sarà un museo contemporaneo, con un'esposizione dei reperti sempre fluida e in divenire, capace di proporre nel tempo narrazioni diverse". L'idea è di articolare il percorso sui tre piani, partendo dal paesaggio e dalle storie di territorio per poi trovarsi al primo piano in un contesto immersivo, quasi appunto si entrasse nel tepore ribollente della grande vasca sacra con le offerte in bronzo, quelle vegetali, gli ex voto. Al piano ancora superiore lo sguardo si sposta dall'interno all'esterno, è il momento dell'emersione dall'acqua. Ed ecco che si presenta il mondo al di fuori del santuario, raccontato per esempio dalle monete. Ma anche dagli strumenti della medicina, daòla lingua delle iscrizioni, dalle offerte vegetali con i loro misteri in parte ancora da sciogliere. (ANSA).
   

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