(ANSA) - FIRENZE, 15 SET - Estrarre i colori da radici, fiori
e frutti e poi tingere i capi d'abbigliamento, in cotone, seta e
lana. Non è un'utopia, ma una nuova opportunità per rendere la
moda più sostenibile.
La stilista Eleonora Riccio, appassionata di botanica, ha scelto
il dipartimento di Agraria dell'Università di Firenze per
presentare la sua linea di foulard di seta realizzati in
collaborazione con le WarmiPura, le donne argentine che colorano
i tessuti con estratti di radici, fiori e frutti. Il progetto
rientra tra le attività previste dagli accordi bilaterali con la
Universidad de Morón in Argentina,
dove due docenti di produzioni arboricole, Edgardo Giordani e
Silvia Radice, hanno messo in contatto la stilista con la
piccola realtà di Tafí del Valle, nel Nord-Ovest del Paese, dove
le donne estraggono i colori da piante autoctone dell'area di
Tucumàn, quali l'Aliso del cerro, il Molle, la Jarilla, la
Micuna, il Nogal criollo, il Pacarà, la Tusca e la Yerba mate, e
con una maestria artigianale li trasformano in nuance uniche che
impreziosiscono i tessuti. "Il mio intento è quello di
sviluppare questa sinergia, inviare tessuti alla comunità
locale, di cui è referente Liliana Pastrana, - spiega - dare
vita a foulard o altre creazioni che possano essere venduti in
Italia, destinando parte del ricavato al gruppo di artigiane
argentine". Non è una novità per la stilista che realizza tutte
le sue collezioni con tessuti certificati Gots (certificazione
del tessile biologico), colorate con pigmenti estratti da fiori
e piante, e con le stampe fatte a mano con la tecnica
dell'eco-printing. Il tutto cucito rigorosamente in Italia da
maestranze artigiane. (ANSA).
Eleonora Riccio, colori dalla natura e foulard sostenibili
Stilista li estrae da radici, fiori e frutti, poi tinge i capi