Toscana

Aggredì giornalista tv, iniziato processo a Beppe Grillo

Comico e fondatore M5s assente a prima udienza a Livorno

Redazione Ansa

(ANSA) - LIVORNO, 13 GIU - Beppe Grillo assente in aula al tribunale di Livorno per la prima udienza del processo che lo vede imputato di violenza privata e lesioni personali per l'aggressione al giornalista televisivo Francesco Selvi del 7 settembre 2020, sulla spiaggia di Marina di Bibbona. Il giornalista lo aveva avvicinato per una intervista per la trasmissione di Rete 4 'Diritto e Rovescio'. Secondo l'accusa Grillo strappò di mano il cellulare al giornalista mentre gli stava facendo domande e lo spinse per le scale dello stabilimento procurandogli una caduta e un trauma distorsivo al ginocchio sinistro, ma il comico e fondatore di M5s contesta questa ricostruzione della vicenda.
    L'udienza odierna ha organizzato il processo. Prevista l'audizione di quattro testimoni alla prossima udienza del 19 settembre, che saranno lo stesso Francesco Selvi, il quale è parte civile ed è assistito dall'avvocato Claudio Emeri, i due proprietari dello stabilimento balneare dove avvenne il fatto e un addetto della stessa struttura. In udienze successive potrebbe essere interrogato l'imputato, dato che sia la parte civile sia la difesa hanno chiesto l'esame di Beppe Grillo, che è difeso dall'avvocato Enrico Grillo di Genova. Il processo verterà in buona parte sulle immagini filmate che verranno visionate in aula nelle prossime udienze. Ci sono quelle fatte da Selvi col cellulare mentre tentava di intervistare Grillo e quelle delle telecamere della videosorveglianza dello stabilimento balneare. L'Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa si sono formalmente costituiti parte civile con l'avvocato Giulio Vasaturo che ha spiegato: "Odg e Fnsi sono al fianco di Francesco Selvi in questo processo penale per sostenere un'istanza di pieno riconoscimento e di salvaguardia dell'articolo 21 della Costituzione. La violenza che è stata posta in essere ai danni del giornalista Francesco Selvi non lede solo il singolo giornalista ma l'intera comunità degli operatori dell'informazione perché costituisce uno strumento intollerabile attraverso cui si è tentato di condizionare la libertà di stampa". (ANSA).
   

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