Toscana

Due infermieri aggrediti da turista all'ospedale Versilia

Prognosi 30 e 25 giorni, uomo cercava moglie e figlia

Redazione Ansa

(ANSA) - LIDO DI CAMAIORE (LUCCA), 27 MAG - Due infermieri dell'ospedale Versilia a Lido di Camaiore hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 30 e 25 giorni a seguito dell'aggressione subita da un turista tedesco: l'uomo, secondo quanto spiega l'Azienda sanitaria Toscana nord ovest, ha colpito al volto con un pugno uno dei sanitari, provocandogli la frattura del naso (30 giorni di prognosi), sbattendo contro il muro l'altro e causandogli lesioni a una gamba. Tutto è accaduto ieri sera al pronto soccorso del Versilia.
    Dda quanto spiegato il turista, un 59enne, "era entrato nell'edificio dalla camera calda cercando la figlia e la moglie, che si trovavano invece nella sede del Pronto soccorso pediatrico. Mentre si dirigeva, senza mascherina, verso l'area Covid, gli operatori hanno cercato di trattenerlo ma l'uomo era molto agitato e ha reagito in maniera violenta". Sono intervenute le guardie della vigilanza privata, quindi i carabinieri del radiomobile che hanno definitivamente bloccato il turista che è stato poi denunciato per i reati di lesione personale, violenza ad un incaricato di pubblico servizio e interruzione di pubblico servizio.
    Secondo quanto riferisce sempre la Asl, l'aggressione è avvenuta "mentre nel reparto vi erano globalmente altri 50 assistiti in corso di cure, anche loro spaventati per la situazione che si è venuta a creare". "E' stata una notte infernale - è il commento a caldo del direttore del Pronto soccorso, Giuseppe Pepe - non è ammissibile che il nostro personale, impegnato giorno e notte con grande spirito di abnegazione nella cura e nell'assistenza dei numerosi pazienti che affollano la nostra struttura, debba subire un simile trattamento. Tutto il nostro personale è emotivamente scosso per questo grave episodio di violenza, anche perché purtroppo stiamo assistendo a una escalation di aggressioni nei confronti del personale sanitario". Vicinanza a nome di tutta la Asl è stata espressa dal direttore generale Maria Letizia Casani. L'Azienda, si precisa, ha "intrapreso le opportune iniziative di tutela presso l'attività giudiziaria competente". (ANSA).
   

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