Toscana

Palazzo Pitti rilancia la pittura romantica con Bezzuoli

In mostra 130 dipinti, sculture e disegni per riscoprire l'800

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 29 MAR - Oltre 130 opere, tra dipinti, sculture e disegni, per riscoprire uno dei protagonisti della pittura romantica dell'800, il fiorentino Giuseppe Bezzuoli (1784-1855). La prima grande esposizione monografica dedicata al pittore è allestita nelle sale della Palazzina della Meridiana di Palazzo Pitti, fino al 5 giugno. La mostra, articolata in nove sezioni che raccontano la carriera del Bezzuoli e l'arte del suo tempo, espone anche prestiti da musei e collezioni italiani e stranieri.
    Il percorso parte dagli esordi neoclassici del pittore fino a giungere alla piena maturità, quando al culmine della fama crea alcuni capolavori della grande pittura romantica italiana: l'Ingresso di Carlo VIII a Firenze, Il ripudio di Agar, l'Eva tentata dal serpente. A questi si aggiunge una parata di ritratti della società contemporanea al pittore. La mostra permette inoltre di confrontare la produzione artistica di Bezzuoli con quella di altri importanti maestri del calibro di Francesco Hayez e Massimo D'Azeglio, e mette in mostra anche opere dei maggiori esponenti dell'arte della Firenze di primo '800: il francese Ingres, gli scultori Horatio Greenough e Hiram Powers, oltre a Thomas Cole. Una sezione è anche dedicata all'attività grafica di Bezzuoli e indaga il modus operandi dell'artista: le fonti letterarie, Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio, Torquato Tasso, Ludovico Ariosto, Jean Racine, Alessandro Manzoni, furono da lui utilizzate per illustrare sulla carta brani che documentano l'attività intellettuale.
    In questa sede sono esposti anche alcuni taccuini, nei quali la parte figurativa è spesso associata ad annotazioni. Per il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt "l'aspetto sensazionale della mostra, oltre ai suoi meriti scientifici è la sua ambientazione: alcune sale del percorso vennero addirittura decorate da Bezzuoli per il granduca. Il visitatore viene così trasportato in una scenografia perfetta dove l'artista e i suoi contemporanei vengono fatti rivivere tra le sete delle tappezzerie e i mobili dell'epoca, come in un set teatrale dove però tutto è meravigliosamente vero". (ANSA).
   

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