Toscana

A Livorno festival della musica che guarda a beneficenza

Voci nuove guardano a Sanremo e raccolgono fondi per disabilità

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 21 MAR - Una serata speciale di musica che da Livorno guarda a Sanremo e porta sul palco 14 concorrenti musicali in una serata tutta dedicata alla beneficenza. E' la serata speciale "Perché il Goldoni è il Goldoni - Il Festival che non avete mai visto né sentito", in programma il 25 marzo alle ore 20 al Teatro Goldoni di Livorno, che presenta un evento unico che nasce con finalità benefiche e socialmente rilevanti: il ricavato della serata sarà, infatti, devoluto al progetto "Social Taxi Inclusivo" del Tavolo delle Disabilità della Consulta delle Associazioni del Comune di Livorno. "Uno scopo importante - dichiara Mario Menicagli direttore del Goldoni - sul quale, insieme al Sindaco Luca Salvetti ed all'assessore Andrea Raspanti, abbiamo deciso di impegnarci in prima persona sia come Istituzioni che come Teatro Goldoni.
    Anche questa iniziativa, ha lo scopo di esaltare la cultura coinvolgendo i tanti settori che sono, apparentemente, lontani dal mondo teatrale". In scena 14 concorrenti, tutti legati alla città di Livorno e che si misureranno non solo dal vivo davanti al pubblico con una canzone tratta dalla storia di Sanremo, ma anche al giudizio di una giuria che alla fine dichiarerà il vincitore, anzi la coppia vincitrice: verranno infatti abbinati con un sorteggio 7 esordienti rivelazioni a 7 ideali 'padrini' che a vario titolo hanno a che fare con il mondo teatrale per professione o frequentazione. Livorno va dunque in scena con voglia di condivisione: "Siamo tutti consapevoli cosa hanno significato e ancora purtroppo comportano le vicende legate alla pandemia - dichiara Emanuele Gamba, direttore artistico del Goldoni - e oltre a questo, non possiamo certo sottacere come il cuore e la mente siano rivolti a chi in questi momenti sta lottando per la libertà e dignità. Viviamo il nostro tempo cercando di affrontare anche le piccole-grandi sfide che la quotidianità ci pone davanti e come Teatro non ci sottrarremo mai ad un ruolo che ha avuto ed avrà senso per il futuro solo se riusciremo ad esercitarlo e viverlo con il pubblico e la città di cui è espressione". (ANSA).
   

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