Toscana

Restaurato Globo celeste XVII secolo

Custodito a Museo Galileo di Firenze, recuperata vivezza colori

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 08 NOV - Sei mesi di restauro per recuperare la piena leggibilità e la vivezza dei colori del Globo celeste, realizzato da Jodocus Hondius Jr. e Adrian Veen nel 1613, che riporta le stelle osservate da Tycho Brahe e quelle antartiche rilevate da Pietre Dierchsz Keyser e Frederick de Houtman. L'intervento, presentato oggi, è stato realizzato da L'Officina del restauro sotto la direzione scientifica del Museo Galielo di Firenze che lo custodisce e la sorveglianza della soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze con il contributo di Friends of Florence.
    Il Globo, è stato spiegato, presentava problematiche inerenti ai restauri pregressi: l'alterazione dei materiali soprammessi rendeva poco leggibili le stampe e le costellazioni e la loro disomogeneità provocava zone di colorazione diversa, mentre l'assorbimento del particellato atmosferico rendeva più cupa e scura la superficie della carta. Dopo indagini diagnostiche si è programmato l'intervento con test preliminari per individuare i solventi idonei per pulire la carta. Il restauro hanno anche offerto l'occasione per approfondire la conoscenza della tecnica esecutiva. Il progetto era stato presentato nel 2020 alla quinta edizione del premio Friends of Florence salone dell'arte e del restauro. La collaborazione con il Museo Galileo, è stato spiegato, proseguirà anche nei prossimi mesi in occasione del restauro della sala delle Carte Geografiche in Palazzo Vecchio e del Globo terrestre di Egnazio Danti, lì custodito. Il Museo Galileo fornirà la consulenza storico-scientifica per l'esecuzione del lavoro di restauro e realizzerà la ricostruzione virtuale della sala secondo il progetto originale di Giorgio Vasari e del Globo. "Mi auguro che tali sinergie fra enti e associazioni - ha detto il presidente del Museo Galileo Francesco Saverio Pavone - insieme alle importanti competenze messe in campo dal museo e dalla soprintendenza, possano ripetersi in futuro su altre opere altrettanto preziose".
    (ANSA).
   

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