Toscana

Tangenti: appalti frane e cimiteri, 19 misure 8 in carcere

Coinvolti funzionari Comuni e titolari aziende Toscana e Emilia

Redazione Ansa

(ANSA) - PISTOIA, 05 OTT - Scoperto un giro di tangenti per pilotare gare di appalto per lavori stradali, interventi di somma urgenza per il ripristino di frane e assegnazioni di lavori cimiteriali. Così la procura di Pistoia ha indagato 42 persone tra Toscana ed Emilia Romagna. Eseguite dalla polizia di Stato 19 misure a carico degli indagati: otto sono custodie cautelari in carcere, tre per arresti domiciliari con braccialetto elettronico e otto sono obblighi di dimora. Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile di Pistoia, sono partite da attività criminose in due Comuni, Uzzano e Pescia, e sono durate circa due anni. "Il giro di tangenti funzionava con un meccanismo collaudato - ha spiegato il procuratore Tommaso Coletta -. Ci si accorda tra pubblico ufficiale che intende inserirsi nella compagine criminosa, intermediario faccendiere delle imprese che corrompevano per avere lavori dal Comune e poi imprese compiacenti che si prestavano a offrire ribassi pilotati in modo da indirizzare poi la gara verso un'unica impresa che sarebbe stata poi quella che avrebbe vinto". Contestati i reati di corruzione, istigazione alla corruzione, turbata libertà degli incanti, peculato, concussione, subappalto non autorizzato, frode nelle pubbliche forniture e falso ideologico. "La parte politica - ha spiegato ancora il procuratore di Pistoia Tommaso Coletta - è stata collaborativa, non è stata attinta da accertamenti di rilevanza penale e in due casi ha fornito informazioni che sono state utilissime per le indagini". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it