Toscana

Mps: sindaco di Siena De Mossi, 'Siamo a fine corsa'

'Temo dossier già chiuso'. L'arcivescovo in consiglio comunale

Redazione Ansa

(ANSA) - SIENA, 28 SET - "Siamo a fine corsa. Non vorrei che una volta ricadute le polveri della campagna elettorale per le Suppletive ci trovassimo davanti a qualcuno che dice 'è già stato fatto tutto'". Così il sindaco di Siena Luigi De Mossi parlando con i giornalisti in merito a Mps a margine del consiglio comunale monotematico dedicato alla banca senese.
    "Siamo qui oggi a operare per tenere il dossier ancora aperto sul tavolo; spero che non sia già stato chiuso", ha aggiunto De Mossi. "Draghi è una delle poche persone che riesce a mettere d'accordo tutti. Spero riesca a mettere d'accordo anche la Bce e le nostre istituzioni", ha anche detto il sindaco auspicando "una soluzione che sia non penalizzante per la nostra città, la nostra provincia, la nostra regione e per tutti i lavoratori, l'indotto e il marchio Monte dei Paschi di Siena". Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità una mozione in cui la città rinnova "un nuovo e solenne appello al presidente del Consiglio dei ministri e a tutti i dicasteri coinvolti ed interessati dall'operazione". Il documento impegna il sindaco Luigi De Mossi a chiedere "un incontro per esplorare tutte le possibili soluzioni con un passaggio in Parlamento, valutando, anche, l'eventuale ipotesi di rinviare l'operazione di privatizzazione fin quando la Banca e la comunità senese non saranno effettivamente tutelate". De Mossi ha anche chiesto "strategie diverse, in grado di tutelare e non sacrificare la banca più antica del mondo con scelte forse affrettate e irreversibili".
    La città del Palio vive il momento dell'emergenza.
    L'arcivescovo, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, ha voluto essere presente al consiglio comunale per seguire di persona i lavori. "Spero che si trovi una soluzione ragionevole che non metta a repentaglio posti di lavoro, sarebbe un colpo di accetta gravissimo per una città e per una provincia", ha detto ai cronisti. "Ci auguriamo che chi deve decidere sia illuminato e che il contesto del governo comunale dia il suo contributo serio, fattivo, concreto e che metta sull'attenti chi sarà chiamato a decidere. Non voglio ipotizzare nulla anche perché non mi compete, mi auguro solo che non prevalga un mero interesse commerciale e economico". (ANSA).
   

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